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2019/05/31

CushCore - l'innovativa mousse che salva cerchio e pneumatico

Il problema delle forature è molto sentito da tutti i ciclisti, specialmente da coloro che usano la bici in fuoristrada, e sul mercato ci sono tantissime proposte per ovviare parzialmente a questo inconveniente. I social sono pieni di post in cui i ciclisti si confrontano: c’è chi è favorevole alla camera d’aria, chi preferisce il lattice, ci sono quelli che vogliono la spalla dura piuttosto che quelli che vogliono la spalla sottile, oppure mettono le mousse, eccetera ecc. Siccome l’argomento è di interesse generale e interessa anche noi personalmente (quando usavo le camere d'aria sono riuscito a bucare 6 volte in un giorno! un record!), quando abbiamo visto un filmato che illustrava il prodotto oggetto della nostra recensione, incuriositi abbiamo deciso di contattare la casa madre americana, che gentilmente ci ha spedito una coppia di CushCore da testare.

 

cushcore protezione gommeLe due mousse sono arrivate in una bella scatola, di ridotte dimensioni, in cui, oltre a dépliant, adesivi e istruzioni erano presenti anche due valvole speciali da installare sui cerchi, il tutto confezionato con ricercatezza e cura. Quando abbiamo preso in mano la confezione appena consegnataci dal corriere, ci siamo stupiti di quanto la scatola fosse leggera e abbiamo temuto che contenesse solamente una mousse. Poi, visto che conteneva due mousse, istintivamente abbiamo pensato che per essere così leggere, queste mousse dovevano essere necessariamente molto morbide e spugnose, e invece, con grande sorpresa, quando le abbiamo estratte dalla scatola ci siamo resi conto che erano tutt’altro che morbide e spugnose, anzi il materiale di cui sono fatte è piuttosto rigido e compatto, molto al di là delle aspettative. Immediatamente, ci siamo messi all’opera per istallarle, seguendo le istruzioni fornite da un video messo a disposizione dalla casa madre su YouTube, molto chiaro e dettagliato. Naturalmente chi ha fatto il video era uno che di mousse della CushCore ne ha installate molte e quindi per lui è tutto facile e rapido, ma per uno che è la prima volta che le monta, la cosa non è così semplice, per cui suggeriamo per le prime installazioni di farsi aiutare da un amico o andare dal proprio meccanico di fiducia e farlo insieme a lui. Il montaggio della prima mousse è stato piuttosto complesso, quello della seconda è andato via molto rapidamente: diciamo che sapendo come si fa, in due persone entro 15 minuti si riesce a finire l’operazione. Il problema si è presentato successivamente, quando abbiamo inserito l’aria nel copertone e abbiamo scoperto che una delle due ruote si sgonfiava. Allora abbiamo dovuto smontare copertone e CushCore per vedere se c’era un problema sulla fascia di tenuta sul cerchio o sulla valvola e lì ci siamo resi conto di quella che è la caratteristica più interessante di questo prodotto: la capacità di tenere incollata la spalla del copertone nel cerchio, evitando le stallonature. Questa caratteristica, assai positiva quando si usa la bicicletta, si è dimostrata inizialmente un problema all’atto dello smontaggio e, nonostante le istruzioni provenienti dal video ufficiale della casa, all’inizio ci siamo trovati in difficoltà. Alla fine, il nostro amico meccanico ha trovato una espediente, in realtà molto banale, che ha permesso di stallonare facilmente copertone e mousse, per scoprire che la valvola non era stata posizionata nel modo corretto e quindi non faceva tenuta. I successivi rimontaggi e smontaggi sono stati un gioco da ragazzi.

Siamo passati quindi a provarli sul campo e a vedere se quanto promesso dalla pubblicità sul sito www.cushcore.com corrispondeva alla realtà.

Vi diciamo subito che i CushCore ci hanno veramente impressionato, dimostrandosi un prodotto efficiente e già molto maturo.

Vediamo come sono fatti e come funzionano.

 

I CushCore si differenziano dalle mousse tradizionali, tipo quelle utilizzate sulle motociclette da fuoristrada, in quanto hanno una rigidità molto superiore e non sono di sezione tonda, infatti la loro forma è tale per cui il lato interno entra perfettamente nella sagoma del cerchio, infilandosi fra i due talloni del copertone, ma occupano solamente la metà della sezione della ruota. In questo modo il copertone lavora nella parte a contatto col terreno come se fosse un pneumatico latticizzato tradizionale a sezione ribassata. Quindi, per carichi leggeri e per impatti di bassa intensità, a lavorare è l’aria contenuta tra copertone e CushCore, non la mousse, se non per compressione dell'aria, che schiaccia un po' anche la mousse.  Però, in caso di carichi maggiori e di impatti più forti, interviene la consistenza della mousse, che come abbiamo detto è piuttosto rigida, la quale subendo la compressione derivante dall’urto col terreno si espande lateralmente, spingendo la spalla del pneumatico e andando così a proteggere molto efficacemente il cerchio e la spalla stessa. Chi volesse saperne di più può guardare questo video esplicativo sul sito della casa madre, che illustra bene il comportamento dinamico di questo prodotto. All’atto pratico è possibile tenere una pressione dei pneumatici leggermente inferiore a quella utilizzata di solito, in modo da avere maggior comfort e maggior aderenza, e lasciando ai CushCore il compito smorzare gli urti e di proteggere il cerchio. Ma c’è di più, perché in realtà il CushCore si comporta, in modo simile alle mousse a sezione tonda, come un mini ammortizzatore all’interno del pneumatico, in quanto, essendo meno elastico dell’aria compressa dentro il copertone, ammortizza gli urti in modo progressivo. Questo si tramuta in una gradevole sensazione di maggiore efficacia delle sospensioni, come se montassimo sospensioni più scorrevoli sui bassi impatti e a più lunga escursione e da ciò deriva una rassicurante sensazione di galleggiamento sugli ostacoli e nello stesso tempo di ottima aderenza alle rocce e ai sassi, sia in discesa che in salita.

 

Non è facile descrivere quello che si prova, al di là di quello che abbiamo detto poco sopra, perché è un po’ come tentare di descrivere il profumo di una rosa: bisogna annusarla. Sicuramente, il feeling è molto positivo, e rassicurante. La frenata è più sicura e la trazione migliora. Un’altra cosa che viene incrementata è la resistenza alla flessione della spalla durante le frenate in curva, in quanto CushCore contribuisce a irrigidire la spalla e evita il rischio di stallonatura. Per stressare questo prodotto abbiamo deciso di girare un giorno intero con la ruota anteriore alla pressione di 0,6 bar e al posteriore a 0,8 (il tester pesa 86kg!) e dobbiamo dire che, a parte una aumentata rumorosità di rotolamento, non ci sono stati effetti negativi (nemmeno un percepibile aumento della resistenza all’avanzamento) e siamo arrivati a fine giro con gomme e cerchi in perfette condizioni, nonostante abbiamo percorso oltre 30 km su mulattiere molto sassose.  Questa esperienza dovrebbe confortare sul fatto che i produttori del CushCore garantiscono che, in caso di foratura non riparabile dal lattice, si può tornare a casa senza fare particolare fatica e senza rovinare cerchio e copertone. In conclusione, possiamo dire che questo prodotto, che ci aveva incuriosito anche per il fatto che molti partecipanti al campionato del mondo di downhill lo utilizzano, è indubbiamente uscito a testa alta dai nostri test e quindi ora ci ripromettiamo di utilizzarlo a lungo per verificarne la durata nel tempo, che di solito è un tallone d’Achille per le mousse, tuttavia pensiamo che anche in tal senso non ci deluderà, in quanto qui la mousse lavora solo in caso di urto violento e di forte compressione e poi abbiamo parlato con un discesista downhill, di quelli tosti che storcono un cerchio ogni due giorni, il quale li monta da quasi sei mesi e, oltre a non avere più rovinato un cerchio, li sta usando ancora senza problemi.

A chi si rivolge questo prodotto? Sicuramente a tutti gli amanti del fuoristrada, dai più spericolati ai più tranquilli, perché dispensa vantaggi di vario genere a tutti, senza eccezione alcuna.

PS: abbiamo testato il prodotto a lungo ed in condizioni molto gravose, anche con copertoni dalla spalla molto sottile, ed dopo oltre 2.000 km di percorsi scassati, non abbiamo mai storto un cerchio, nè forato o tagliato un fianco ed i CushCore si presentano ancora in condizioni perfette, tanto che li abbiamo trasferiti su una nuova ebike, il che ci fa supporre che con queste mousse ci possiamo aspettare una durata probabilmente superiore ai 6.000 km per uso in fuoriustrada duro e molto di più per un uso tranquillo.

Mario Codecà

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