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2020/11/20

CushCore - mousse salva cerchio e pneumatico – long test

Il problema delle forature è molto sentito da tutti i ciclisti, specialmente da coloro che usano la bici in fuoristrada, e sul mercato ci sono tantissime proposte per ovviare parzialmente a questo inconveniente. I social sono pieni di post in cui i ciclisti si confrontano: c’è chi è favorevole alla camera d’aria, chi preferisce il lattice, ci sono quelli che vogliono pneumatici con la spalla dura piuttosto che quelli che li vogliono con la spalla sottile, oppure mettono le mousse, eccetera ecc. Siccome l’argomento è di interesse generale, nel 2017 – prima che li distribuissero in Italia – ci siamo fatti spedire dagli USA una coppia di mousse CushCore da testare. Potete leggere la nostra recensione qui: Vai all'articolo.

 

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Essi sono stati indicati come i migliori in numerosi test di aziende specializzate (vedi: Vai all'articolo) ed ora, a pieno titolo, dopo migliaia di chilometri percorsi sui sentieri più maligni delle nostre montagne, possiamo dirvi come si sono comportate queste costose mousse americane.

Ma prima, vediamo come sono fatte e come funzionano.

CushCore si differenziano dalle mousse tradizionali, quelle estruse a sezione più o meno tonda – per intenderci, in quanto non sono estruse (sono realizzate in un pezzo unico stampato) e non sono di sezione tonda, infatti la loro forma è tale per cui il lato interno entra perfettamente nella sagoma del cerchio, infilandosi fra i due talloni del copertone, ma occupano solamente la metà della sezione della ruota. In questo modo il copertone lavora nella parte a contatto col terreno come se fosse un pneumatico latticizzato tradizionale a sezione ribassata. Quindi, per carichi leggeri e per impatti di bassa intensità, a lavorare è l’aria contenuta tra copertone e CushCore, non la mousse.  Però, in caso di carichi maggiori e di impatti più forti, interviene la consistenza della mousse, che è piuttosto rigida, la quale subendo la compressione derivante dall’urto col terreno, si espande lateralmente, spingendo la spalla del pneumatico verso l’esterno e andando a frapporsi tra cerchio e pneumatico e così proteggendo molto efficacemente il cerchio e la spalla stessa. 

Chi volesse saperne di più può guardare il video:  Vai al video, che illustra bene il comportamento dinamico di questo prodotto. 

All’atto pratico è possibile tenere una pressione dei pneumatici leggermente inferiore a quella utilizzata di solito, in modo da avere maggior comfort e maggior aderenza, e lasciando ai CushCore il compito smorzare gli urti e di proteggere il cerchio. Ma c’è di più, perché in realtà il CushCore si comporta come un ammortizzatore all’interno del pneumatico, in quanto, essendo meno elastico dell’aria compressa dentro il copertone, ammortizza gli urti in modo progressivo, contraendosi ed espandendosi meno velocemente dell’aria. Questo si tramuta in una gradevole sensazione di maggiore efficacia delle sospensioni e in una rassicurante sensazione di galleggiamento sugli ostacoli, con un’ottima aderenza alle rocce e ai sassi, sia in discesa che in salita.

 

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Un’altra cosa che viene incrementata è la resistenza alla flessione della spalla in curva, in quanto CushCore contribuisce a irrigidire la spalla ed evita il rischio di stallonatura, quindi si possono utilizzare pneumatici più leggeri e flessibili, compensando così l’aggravio di peso della mousse. 

Per stressare questo prodotto abbiamo anche provato a girare un giorno intero con la ruota anteriore alla pressione di 0,6 bar e quella posteriore a 0,8 (il tester pesa 86kg!) e dobbiamo dire che, a parte una aumentata rumorosità di rotolamento, non ci sono stati effetti negativi (nemmeno un percepibile aumento della resistenza all’avanzamento o una esagerata cedevolezza della spalla del pneumatico), arrivando a fine giro con gomme e cerchi in perfette condizioni, nonostante abbiamo percorso oltre 30 km su mulattiere molto sassose.

In questo video potrete avere utili informazioni sul prodotto: Vai al video .

I produttori del CushCore (Vai al sito) garantiscono, in caso di una foratura che il lattice non sia in grado di riparare, che si può tornare a casa senza fare particolare fatica e senza rovinare cerchio e copertone. I nostri tester hanno avuto ripetute occasioni di verificare la veridicità di queste affermazioni, percorrendo anche parecchi chilometri, anche in discesa su sentieri rocciosi a velocità sostenuta, e constatare alla fine che né la mousse, né il cerchio avevano subito danni. Check test positivo!

Abbiamo testato il prodotto, montato su numerose ebike di amici e collaboratori, a lungo ed in condizioni molto gravose, a volte con copertoni dalla spalla molto sottile, e dopo migliaia di chilometri su sentieri scassati non abbiamo mai storto un cerchio o pizzicato un pneumatico. Tutti le mousse CushCore testate si presentano ancora in condizioni perfette, tanto che le abbiamo pure trasferite su nuove ebike, il che ci fa affermare che con queste mousse ci si può ragionevolmente aspettare una durata superiore ai 6.000 km per uso in fuoristrada duro e molto di più per un uso tranquillo.

Un altro aspetto positivo è il fatto che esse sono assolutamente impermeabili e non assorbono neanche un grammo di liquido sigillante e, inoltre, non creando attrito tra la mousse e il copertone, non aggregano la parte gommosa del lattice e quindi non producono i grumi gommosi che si trovano spesso all’interno dei copertoni latticizzati.

Allora, ci sono solo lati positivi? 

Purtroppo, no! I CushCore hanno tanti aspetti positivi, ma presentano un inconveniente da tenere nella dovuta considerazione: sono difficili da montare per una persona singola e molto difficili da smontare, anche se si è in due. Tanto difficili da montare e smontare, che sui cerchi in carbonio abbiamo preferito montare altre mousse, sicuramente meno efficaci e durature, ma molto più semplici da mettere e togliere. 

Tuttavia, seguendo le istruzioni dei video tutorial (Vai al video e Vai al video) e dotandosi di leve adatte, con un po’ di pazienza e di pratica pensiamo sia possibile semplificare le operazioni e renderle possibili anche con cerchi in carbonio.

 

Conclusioni.

Le mousse CUSHCORE, da noi testate a lungo su varie ebike (più pesanti ed impegnative delle mtb tradizionali), hanno garantito alte performance nel tempo e hanno dimostrato di essere quasi indistruttibili.

Il prezzo d’acquisto non è sicuramente da saldi estivi, però la qualità è tale da giustificarlo ampiamente.

A chi si rivolge questo prodotto? Sicuramente a tutti gli amanti del fuoristrada, dai più spericolati ai più tranquilli, perché dispensa vantaggi di vario genere a tutti, senza eccezione alcuna, purché troviate un meccanico esperto e accurato, che impari a montarle e smontarle nel modo corretto (e non vi mandi al diavolo a metà dell’opera!!)

 

Mario Codecà

 

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Nota: le nostre recensioni sono possibili grazie solo alla collaborazione di amici, appassionati, negozianti o aziende che ci mettono a disposizione alcuni prodotti per testarli, oppure li compriamo e li montiamo sulle nostre ebike, a nostre spese, come in questo caso. Condividiamo con voi le nostre impressioni, da utenti normali, senza velleità di professionalità o agonismo. Non veniamo pagati da nessuno e siamo liberi di scrivere quello che vogliamo, nel bene e nel male, senza vincoli.