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2019/06/28

EKLETTA - Dug Up - MY2018

Prima di cominciare: due parole sul blog di chi ama le ebike, senza pretese agonistiche
L’attenzione dei media e degli appassionati viene attirata sempre ed inevitabilmente dai modelli più esoterici ed esclusivi, tuttavia la maggior parte dei ciclisti non è costituita da appassionati disposti a spendere cifre considerevoli (…talvolta assurde…) per comprare la Ferrari di turno, bensì da persone normali che desiderano avere un mezzo che permetta loro di affrontare con tranquillità e sicurezza percorsi ragionevolmente impegnativi (ricordiamo che per la stragrande maggioranza dei non appassionati, salire e scendere da un argine di un fiume è già un passaggio impegnativo!!). Detto ciò, ci sembra giusto e ragionevole volgere ogni tanto l’attenzione su e-mtb che soddisfino questi due requisiti: prezzo ragionevole e qualità decente. Oggi parliamo di una ebike che soddisfa tale binomio, anzi va oltre, coniugando il binomio prezzo ragionevole e qualità inaspettatamente buona!

Potremmo intitolare questa recensione: silenzio, si pedala!

Dug Up: in quanti la conoscono? Pochi ed è un peccato, perché la Dug Up è prodotta da EKLETTA (https://www.ekletta.it), una ditta italiana, il cui fondatore è un ingegnere che lavorava in DUCATI, di cui ha mantenuto la mentalità. E questo di per sé è già una garanzia, ma quando la si guarda e la si esamina per la prima volta non si può non notare che è una bella bicicletta elettrica, ben fatta, non appariscente, ma stilisticamente valida, con soluzioni tecniche apprezzabili e con componenti di qualità e ben amalgamate, proposta ad un prezzo ben sotto 3.000 Euro.

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Equipaggiamento

La forcella è una ROCKSHOX XC 30 con escursione da 120 mm, funzionale e, seppur un po’ esile, bella da vedere. Il telaio, di ottima fattura e con saldature ben molate tanto da farlo scambiare per un telaio in carbonio, ha la batteria a vista, ma ben integrata nel tubo diagonale, per cui si ha l’impressione che la batteria (LG da 470Wh) sia inserita nel telaio, anche perché essa è costituita da un profilato in alluminio. La batteria è sganciabile con un pratico sistema a semi-cerniera ed è facilmente bloccabile con una serratura a chiave. Al telaio è appeso il motore giapponese DAPU mod. MD250, dotato di una struttura molto robusta ed abbondante, che vanta la bellezza di 95Nm di coppia! Tale coppia viene trasmessa alla ruota posteriore tramite un gruppo cambio SHIMANO Deore a 10 rapporti, dal funzionamento ineccepibile.   

Un bel manubrio, della larghezza giusta per un utilizzo rilassato, ospita tutti i comandi in modo molto razionale.   Tra i componenti montati al manubrio troviamo a sinistra una semplice ma pratica pulsantiera e al centro un display dalla buona visibilità, che mostra tutti i parametri normalmente necessari. La sella è una comoda Selle Italia a colori abbinati.    I freni sono degli onesti TEKTRO Auriga: insieme ai dischi del diametro di 180mm svolgono bene il loro compito, assicurando una frenata omogenea ed silenziosa. I pneumatici montati su cerchi in alluminio hanno un disegno moderatamente aggressivo, in modo da garantire grip e scorrevolezza ed hanno una misura di da 27,5” x 2,35”, che farà un po’ storcere il naso agli amanti delle Plus, ma che a nostro avviso è perfetta per l’utilizzo e per l’utenza a cui questa bicicletta a pedalata assistita è rivolta. 

Il carro posteriore, che richiama il cinematismo della CUBE, dà un’impressione di robustezza e di razionalità ed è collegato a un ammortizzatore ROCKSHOX Monark RT3, che, garantendo un’escursione di 120 mm, fa egregiamente il proprio lavoro, procurando un buon comfort e una buona aderenza della ruota posteriore, avendo la possibilità di indurire l’ammortizzatore quando si pedala in salita o su asfalto.

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Utilizzo

La guardi e ti sembra un po’ corta ed alta davanti e quando la sollevi, ti sembra un po’ pesante, a causa del suo motore molto dimensionato. Tuttavia, il peso è tutto là in basso e quindi, una volta in marcia, non influenza affatto, per cui nel reale utilizzo il reparto sospensioni, i freni e le ruote da 27” a sezione normale, in accoppiata con la geometria del telaio danno una inaspettatamente bella sensazione di agilità a questa bicicletta elettrica EKLETTA. 

In sella ci si sente molto bene, con il peso ben distribuito fra i due assi e la pedalata è confortevole grazie a una corretta triangolazione tra manubrio sella e pedali, che permette di mantenere una posizione molto corretta e non stancante, tale per cui si riesce a fare un bello sforzo con le gambe in salita, ma si è anche piazzati bene sulle discese e sulle curve veloci e, specialmente, si può stare tanto tempo in sella senza avere indolenzimenti di sorta. I pedali sono all’altezza giusta e non creano problemi di interferenza con gli ostacoli sul terreno. 

Insomma, la ciclistica è perfetta per un utilizzo rilassato del mezzo, ma non impedisce di affrontare in sicurezza percorsi in fuoristrada anche di un certo impegno. In queste situazioni, il motore DAPU si dimostra all’altezza della migliore concorrenza e aiuta veramente in un modo egregio, permettendo di trovare sempre la modalità più adatta alle condizioni del terreno e alla pendenza da affrontare, anche grazie ai suoi 5 livelli di assistenza. 

Proprio il motore, che visivamente sembra un po’ anonimo, si è dimostrato la vera sorpresa di questa prova, in quanto ha messo in mostra due caratteristiche veramente pregevoli, che lo mettono sorprendentemente al di sopra di tutta la concorrenza più blasonata: una coppia di 95Nm e una rumorosità praticamente nulla, tanto che possiamo tranquillamente affermare che per questi due parametri è addirittura meglio del BROSE, da noi considerato il top, specialmente per la silenziosità. Inoltre, nella pedalata a motore spento non genera alcun trascinamento.

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Ammetto che, visto il prezzo relativamente basso, non mi sarei aspettato di trovarmi tra le mani una e-mtb così ben calibrata e così facile da utilizzare.  Devo dire che tra tutte le biciclette provate durante i nostri test, questa è quella che maggiormente si avvicina alle necessità di un ciclista che voglia fare un uso turistico rilassato, in quanto è veramente agile, confortevole e nello stesso tempo sicura sui terreni accidentati. Inoltre, la sua silenziosità fa sì che i pedoni che si incontrano per strada ti scambino per un ciclista “muscolare”.

Conclusioni

Potremmo dire: poco nota, poco appariscente, ma consistente! Come già detto, la EKLETTA Dug Up è una mountain-bike elettrica di sostanza, ben rifinita, sicura e confortevole, comoda e molto agile nel misto: senz’altro da inserire nel novero delle migliori e-mtb presenti sul mercato come rapporto qualità/prezzo.  Sicuramente questa bici meriterebbe di essere proposta anche con una ciclistica più sofisticata e così richiamerebbe maggiormente l’attenzione degli appassionati per poter riscuotere un successo ben meritato. Insomma, una bella sorpresa!

Mario Codecà

 

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