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2017/11/10

Ebike nuova o usata? Ne discutono in tanti! Confronto in casa GIANT.

Sembra proprio che l’innesto di motore e batteria dentro le nostre biciclette abbia ricreato un entusiasmo tra gli amanti delle due ruote, come quando si cambiava la bici o la moto ogni anno!

In effetti l’evoluzione delle eBike è molto più rapida di quella delle bici tradizionali (non chiedetemi di chiamarle muscolari!) dove anche se tieni una bici 4 o 5 anni le differenze sostanziali tra nuovo e usato sono spesso trascurabili.
Invece, nel caso delle biciclette a pedalata assistita, specie se mountain ebike, ogni anno arrivano motori più piccoli e più efficaci, abbinati a batterie più potenti e a design innovativi e accattivanti.
Infine, non è da sottovalutare l’effetto “garanzia”, che nella norma scade dopo due anni, quindi molti eBiker vendono la loro bici mediamente dopo un anno di vita o poco più.

Considerando la forte svalutazione del primo anno, ne deriva che una bici elettrica usata da un anno costa circa la metà dello stesso modello nuovo.
La scelta tra nuovo o usato è un bel dilemma per chi approccia per la prima volta questo segmento: comperare l’ultimo modello, sapendo che fra un anno sarà probabilmente obsoleto o prendere una ebike di seconda mano, specie se usata relativamente poco?
E inoltre, potendoselo permettere, siamo sicuri che convenga proprio cambiare eBike ogni anno?

Prova comparativa tra Giant 2016 e 2017

Il nostro contributo a questo dilemma tra nuovo e usato si traduce nella prova comparativa tra un modello tra i più indovinati e la sua precedente versione, con la sfida in casa GIANT tra:

Come in quasi tutte le ebike, l’evoluzione dei prodotti GIANT è stata veramente importante. Vediamo come.

Estetica - A colpo d’occhio, per il nuovo modello siamo su un altro livello estetico, con batteria semi-integrata e design moderno e funzionale: non si tratta più di una mtb con motore e batteria, ma di una ebike studiata partendo da un foglio bianco. Grande differenza.

Ciclistica – Qui il merito va diviso equamente tra tempo trascorso e prezzo superiore.
Il telaio e il cinematismo della sospensione posteriore (ora Maestro by GIANT) sono migliorati grazie al nuovo progetto, ma anche la forcella RockShox Yari e l’ammortizzatore, entrambi da 160 mm di escursione, fanno una gran differenza, specialmente in discesa, e guadagna anche il confort.
A questo miglioramento partecipano anche le ruote con pneumatici da 2,6”.
GIANT Full-E+ 2 ha un avantreno granitico, ma GIANT Full-E 1 SX PRO passa sugli ostacoli con una scioltezza e un confort molto superiori.   Assetto in sella più aggressivo per il nuovo modello e sella telescopica di serie, molto utile, aiutano a rendere la guida più sicura e rilassante, inoltre la ruota anteriore tende a cabrare meno sulle salite più ripide.

Motore – Questo è il settore dove si notano le maggiori differenze. Il modello precedente montava il motore YAMAHA PW (customizzato da GIANT), mentre il nuovo monta il PWX, che è molto più piccolo, leggero e performante.
Il PW offre buone prestazioni, tuttavia ha un range di utilizzo inferiore, in quanto l’assistenza viene garantita fino a una cadenza di pedalata non molto elevata, per cui ci si deve abituare al fatto che se si pedala troppo veloce, il motore mura.
Il nuovo PWX invece assiste fino a 120 rpm.
Altra miglioria molto avvertibile deriva dal fatto di aver raddoppiato i cricchetti, per cui ora quando si da il colpo di pedale non si avverte più alcun ritardo nell’aggancio e questo si rivela particolarmente utile nelle situazioni critiche, magari in mezzo alle rocce, quando non si può pedalare, ma è necessario dare un colpetto deciso sul pedale per togliersi dagli impicci.
Il PW assiste in ECO al 50% della coppia, al 100% in Standard e 180% in Power, mentre il PWX assiste in 5 modalità (100%, 175%, 250%, 300%, 360%).
Queste differenze fanno si che il nuovo motore sia molto più performante e usufruibile, ma lo si sfrutta di più e quindi i consumi salgono di conseguenza.   La rumorosità del PW sembra essere leggermente inferiore al PWX.
I display sono simili, ma quello nuovo offre più informazioni (cadenza, autonomia ecc.).
La pulsantiera nuova è molto più ergonomica e funzionale.
La batteria della vecchia è da 400Wh, quella nuova da 500Wh.

FreniDifferenze di poco conto, se non che il disco posteriore del nuovo modello è da 203 mm, contro i 180 mm del precedente.

Ruote – Qui le differenze sono consistenti, più di quello che mostrano i numeri.
Infatti, si passa da 2,35” a 2,6” con canale del cerchio ben più largo e tubeless ready.
A livello di prestazioni, le gomme più larghe garantiscono un maggior grip e confort, tuttavia penalizzano i consumi energetici.

Trasmissione – Differenze di poco conto, all’atto pratico.

La prova Comparativa

L’abbiamo già accennato sopra, guardando foto e brochure la GIANT 2017 a livello estetico e anche meccanico ha una differenza abissale rispetto alla GIANT 2016, ma una volta in sella le differenze sono minori di quanto ci si aspetterebbe e, con l’occhio che guarda il sentiero e non le forme della bici, ne deriva che con entrambe il divertimento è comunque assicurato.
In salita o in pianura, il precedente motore PW è stato spesso criticato per il fatto che stacca l’assistenza a frequenze di pedalata superiori a 80 rpm, ma “ciclisticamente” quando la pendenza si fa sentire le 70 pedalate sono quelle che cercano di tenere tanti ciclisti tradizionali ed a quella frequenza il PW funziona egregiamente, oltre ad essrere più silenzioso del PWX. Per contro il motore della GIANT 2017 appare immediatamente più potente e fluido; inoltre, allunga senza problemi anche su frequenze elevate, per cui ne deriva che oltre ad andare “più forte” richiede meno attenzione da parte del ciclista nella gestione del cambio, quindi è più facile da usare.
In discesa l’assenza del canotto telescopico penalizza fortemente il modello 2016, ma questo è un componente che si trova facilmente aftermarket, quindi è un peccato veniale facilmente risolvibile, ma a parte ciò il miglioramento delle sospensioni e le gomme di maggior larghezza consentono alla GIANT 2017 di emergere senza dubbio rispetto alla precedente, la quale comunque si comporta decisamente bene e meglio di quanto uno si aspetterebbe.
Quindi, tutto ciò premesso, cosa possiamo rispondere alla domand. Per un neofita: “Nuovo o usato di qualità?” Oppure, per chi già possiede un eBike: “Ma, allora, val la pena di cambiarla dopo un anno e sostituirla con una nuova, che costa praticamente il doppio di quello che realizzeremo vendendo l’attuale?”. Beh, difficile dirlo! Certo, se il budget consente di prendere l’ultimo modello, perché non farlo? Godiamoci il piacere di pedalare su quanto di meglio offre il mercato, ma se abbiamo problemi di budget, un buon usato è un ottima scelta comunque.  
Per lo meno, lo è sicuramente la GIANT Full-E+ 2 del 2016.

Qualunque scelta farete, vale il detto “chi si ferma è perduto”.
Pedalate e divertitevi!

Mario C.