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2019/10/08

FOCUS JAM2 2019 - saldi di lusso, ma ne vale davvero la pena?

Arriva l'autunno ed ecco piovere i saldi sulle eBike: 30%, anche 50% ed oltre. A volte si trovano in saldo biciclette “inguardabili” rimaste invendute e che probabilmente saranno comperate solo per andare a fare la spesa, ma anche pezzi pregiati riservati solo ai super appassionati.

La presenza di motore e batteria, con le continue novità in arrivo, rende l'obsolescenza commerciale delle eBike molto più “feroce” delle normali biciclette e quest'anno con l'arrivo del nuovo motore Bosch, che impatta diversi marchi prestigiosi di eBike, questo fenomeno è ancora più accentuato.

Sul fatto che i saldi siano economicamente convenienti credo nessuno abbia dei dubbi: se trovi quello che ti serve in promozione, sicuramente farai un affare, ma in fondo in fondo il vero “problema” per noi ciclisti è se i saldi ti scalderanno il cuore, come avrebbe fatto l'acquisto del nuovo modello, oppure no!

Nel mio caso, felice possessore di una e-mtb con cui mi trovavo (notare il verbo passato) molto bene, osservavo i saldi con distacco, intenzionato a cambiare la mia bicicletta più o meno nella primavera 2020, una volta fosse passata la buriana delle nuove consegne e, in qualche caso, risolti i problemi di gioventù, che sembrano affliggere i motori delle eBike molto di più di quanto non avvenga da tempo immemore con i motori termici.

Peccato che il 1° agosto, manco a farlo apposta, primo giorno di una vacanza tutta focalizzata sulle pedalate, “lei” ha lanciato un lamento assordante ed ha detto STOP: motore rotto irrimediabilmente! Il 2 agosto ovviamente ero già dal concessionario (distante circa 400 km dal luogo di vacanza) per la riparazione, peccato che la casa madre chiuda per ferie proprio in agosto, quindi senza alcuna possibilità di avere una riparazione veloce. Mannaggia!!!!!

Qualche giorno passato a pedalare con una normale MTB, poi una bici presa in affitto, infine un amico gentile che ti presta la sua ebike. In qualche modo ho rimediato, ma ad un certo punto mi sono detto: questo è il momento ideale per comperare una bici elettrica tra quelle in super promozione, ed eccomi qui a raccontarvi se il SALDO che ho preso mi avrà scaldato o meno il cuore.

Frenetica ricerca sui siti WEB e sui Social, giro rapido di tutti i negozi in zona (almeno quelli aperti in agosto) analisi comparativa, scartati i modelli che in base alle prove e recensioni che anche io faccio non si adeguavano al mio stile di guida, alla fine la mia scelta è caduta sulla FOCUS JAM2, che ho comperato e ritirato in una domenica d'agosto presso RASCHIANI BIKE di Cigognola.

In realtà, i saldi a volte riservano delle sorprese, infatti avevo ordinato a Claudio Raschiani una FOCUS JAM2 6.9 MY2019 con motore Shimano, modello di fascia media, che in saldo veniva veramente poco, a cui pensavo di fare qualche modifica come piace a me, per avere la mia bicicletta personalizzata (sono un po’ maniaco, lo so, ma siamo in tanti, vero?!). Infatti, avevo già messo in budget forcella top ed ammortizzatore Lippolis, oltre al recupero del manubrio e delle ruote in carbonio che usavo sulla mia “defunta”. Peccato che mentre io sceglievo gli accessori da montare, qualcuno si è preso l'ultima Jam2 disponibile in quell'allestimento e quindi Claudio mi dice: “...te ne porto una simile; vedrai che ti piacerà......ovviamente costa un pochino di più ma poco... “. Caspita, questi venditori! Non mi ha detto nemmeno che allestimento avrebbe portato a casa, però alla fine mi ha sorpreso con un TOP di gamma, ma con un prezzo nettamente fuori dal mio budget iniziale. E, quindi …. che fare?

 

FOCUS JAM2 9.8 Drifter (Focus Jam)

 

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La bici che mi trovo davanti è sicuramente un pezzo pregiato, molto elegante e stilosa, curatissima nei particolari e decisamente affascinante, ovviamente ancora con motore Shimano, prezzo di listino 7.500€. La vedo per la prima volta proprio lì in negozio e devo decidere al volo se mi piace o meno.

Al primo colpo d'occhio, rilevo:

MI PIACE: colore blu metallizzato, finiture accuratissime, cura maniacale dei particolari, allestimento veramente tutto top in ogni singolo dettaglio (freni SHIMANO XT, ruote DT SUISSE, reggisella telescopico FOX Transfer Performance, sella PROLOG Dimension NDR, manopole in silicone ecc.), telaio in carbonio, a cui avevo deciso di rinunciare (la mia “defunta” era in carbonio) ma che mi piace un sacco a prescindere dal risparmio di peso, il quale comunque in taglia L mi sorprende con i poco più di 20 kg che leggo sulla bilancia.

 

NON SO NULLA, quindi non posso giudicare: forcella ed ammortizzatore DT SUISSE, con 150 mm di escursione, mai provati prima, esteticamente curatissimi, ma di cui non so nulla sul comportamento e su come si adatteranno al mio stile di guida (DT Swiss).

 

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SO TUTTO: il motore Shimano, provato tantissime volte su diversi marchi, ben conosciuto con i suoi pregi di discreta pedalabilità, l'ottimo display, gli “inutili” comandi “fisici” e la modesta, ma presente rumorosità.

 

NON MI PIACE: il cambio Shimano Di2. Lo so piace a molti, ma io da sempre dichiaro che l'aumento di costo ed il rischio di rotture non valgono la pena di rinunciare ad un paio di cavi d'acciaio, né sulla bici da corsa, né su una MTB e men che meno su una eBike. E poi, la batteria integrata, che costringe a portare la bicicletta vicino ad una presa di corrente, fatto parzialmente risolto con la seconda batteria (opzionale).

Comunque è un saldo, il prezzo è molto buono, la bici è seducente, Claudio è convincente...quindi è un prendere o lasciare ed io prendo, anche perché Claudio comunque è stato gentile a recuperarmi una bici nel bel mezzo del mese d'agosto. E poi, le novità mi piacciono e su questa bici ci sono un sacco di cose nuove da provare.

 

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La prima uscita con la FOCUS JAM2 9.8.

Per la prima uscita il programma prevede uscita da solo e nei sentieri che conosco per provare bene il tutto senza stress e senza rischi e capire anche l'autonomia che mi garantirà la batteria da solo 378 Wh, valori a cui non sono più abituato (la mia “defunta”, con Power Extender arrivava a 750Wh), purtroppo faccio l'errore di dirlo agli amici e nel solito parcheggio di Colazza mi trovo:

  • Riccardo che vanta 950Wh
  • Mario che segue con 880Wh
  • Walter che si accontenta di 750Wh
  • Cristian, unico senza Power Extender, che comunque ha 700Wh.

Provate ad immaginare a questo punto l'ansia che mi assale con i miei 378Wh e che figuraccia che farei con la bici nuova nel rimanere senza batteria, anche perché i bastardoni cominciano a proporre i giri più assurdi “....facciamo quella salita li , poi giriamo sulla dorsale, e poi, e poi e poi….”. Per fortuna io sono e resto un ciclista di vecchia scuola, anche con eBike, per cui, utilizzando il software standard Shimano imposto ECO al valore minimo e decido che darò battaglia!

Si parte e, trascurando l'ansia da consumo batteria, rilevo subito che con la JAM2 si pedala davvero bene: geometrie e peso ridotto (avendo latticizzato le gomme, ho tolto ancora qualche centinaio di grammi) si fanno sentire in positivo. Smanetto con gli “inutili” comandi fisici Shimano “finto comando deragliatore”, istallati secondo me solo per far contenti i nostalgici delle mtb tradizionali con deragliatore, e cerco di ottimizzare i consumi. Appena posso spengo l'assistenza, ECO a gogò e Trail solo sulle salite più difficili (Boost vietato nell'occasione). Forcella ed ammortizzatori hanno sia la posizione di blocco, che quella di “pedaling” che funzionano in modo egregio, ed anche questo aiuta nella scorrevolezza. La cosa che subito mi sorprende è che non mi faccio aspettare dai superdotati amici che abbondano di Wh ed usano assistenze molto maggiori e, anche se le gambe a volte urlano, mi stupisco a superare salite veramente impegnative con molta meno assistenza di quella che uso di solito. Si fa di necessità, virtù!

 

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Alla fine, il primo LED che segnala il consumo della batteria (sono 5 in totale) si spegne dopo circa 25km e oltre 400 m dislivello positivo, un risultato che non mi sarei mai aspettato e fa veramente riflettere in positivo sulle doti della JAM2 che si avvicinano a quelli di alcune ibride biammortizzate con motore FAZUA, che con i loro circa 16kg di peso, sono molto appetibili fra i “pedalatori”.

Presa coscienza che riuscirò a finire il giro programmato da quei disgraziati dei miei amici senza finire la mia batteria, mi rilasso, uso un po’ più di assistenza e comincio a concentrarmi su altre caratteristiche della bici.

Le gomme di serie MAXXIS Ardent e Rekon fanno un onesto lavoro, scorrono bene, ma sono un po’ troppo turistiche per il mio normale tipo di utilizzo, per cui le cambierò a breve con qualcosa di più adatto ad uso Enduro, questo in abbinamento alle ruote ROCKY (vedi: Recensione ruote Rocky, dischi Ashima Flotor e pacco pignoni Sun Race) della mia “defunta” con le quali andrò ad abbassare ancora di qualche centinaio di grammi il peso complessivo della JAM2. Alla fine, mi piacerebbe proprio vedere il numero19.xx kg sullo schermo della bilancia!

La cosa veramente nuova per me sono le elitarie e rare forcelle e ammortizzatore DT Suisse F/R 535 ONE (DT Swiss Fork) e (DT Swiss Shocks). Hanno un design molto ricercato, che ben si combina con quello del telaio e degli altri componenti di questa Jam2 Drifter. Il loro comportamento si può definire “massiccio” ed è molto difficile metterli in crisi con sollecitazioni violente come salti, rocce o discese scassate. Specialmente la forcella, che usa il sistema COILPAIR, cioè un abbinamento molla classica ed aria, ha un comportamento veramente solido, che ho apprezzato in particolare sui salti o dove i sentieri scassati assumono pendenze importanti, ove l'affondamento passivo della forcella è davvero limitato.

Per ora, ma lavorerò per migliorarlo, l'unico aspetto non perfettamente soddisfacente è la risposta secca della forcella alle piccole sollecitazioni, che conseguentemente si sentono sui polsi, mentre nessun problema deriva dall'ammortizzatore, che funziona in modo veramente egregio.

 

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Il cambio SHIMANO Di2 (Shimano sistema di trasmissione intelligente), a prescindere dalla mia diffidenza, è preciso e si aziona con uno sforzo minore rispetto al classico a filo; inoltre consente di avere sul display Shimano il numero che indica il rapporto in utilizzo, cosa che è veramente comoda (anche se io continuo ancora a buttare l'occhio sul pacco pignoni, ma mi abituerò presto).

Inutile commentare qui il comportamento del motore Shimano, in aggiunta a quanto già detto in mille prove, questo della JAM2, forse perché nuovo o forse perché le versioni più recenti sono ottimizzate, sembra leggermente meno rumoroso di altri (dichiarazione anche di un noleggiatore di ebike con motore Shimano che ha provato la mia Focus).

Ed infine, eccoci alla meta finale, le discese, dove la JAM2 fa proprio una bella figura. Il peso limitato evidentemente fa la differenza anche qui, dove rispetto agli amici superdotati in termini di Wh, la JAM2 pesa mediamente oltre 4 kg in meno (non bisogna dimenticare che fino a quando non cambierà la tecnologia delle batterie, vale la relazione più Wh = più celle= più peso, ed in alcuni casi con il peso che rimane molto in alto e molto caricato sull'avantreno). Il comportamento della JAM2 in discesa è ottimo ed ineccepibile, almeno al livello di capacità del sottoscritto; non è forse la migliore discesista in assoluto che ho provato, ma è molto equilibrata e sembra persino più piccola e compatta di quanto non sia prendendone le misure in modo statico. Ottima nello stretto e sullo scassato, anche grazie alla risposta corposa della forcella. Uniche difficoltà trovate in discesa: le sollecitazioni sui polsi e sulle braccia nelle staccate violente dove nel terreno si formano le serie di buchette (abbiamo già detto sopra che la forcella deve essere messa appunto al meglio per quelle situazioni).

 

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Eccoci finalmente nuovamente al parcheggio, dopo quasi 60 km con 1300 m di dislivello positivo e l'ultimo led della batteria rosso, che mi ricorda che lei ha solo 378 Wh. La mia soddisfazione ed il mio sorriso dicono a tutti che questo SALDO, oltre a farmi risparmiare molto, mi ha anche scaldato il cuore.

 

Conclusione:

La JAM2 9.8 è una bicicletta per “pedalatori” che, con i suoi 20 Kg di peso, le geometrie azzeccate, le sospensioni bloccabili e l'ottima resa del motore Shimano, permette di avere delle grosse soddisfazioni in termini chilometrici ed anche togliersi qualche importante sfizio in discesa.

Per tutte le uscite non troppo lunghe non è necessario dotarsi della seconda batteria, godendo così appieno della leggerezza ed estetica della bicicletta.

Il fatto che un modello praticamente analogo rimane in produzione anche nel 2020, ne fa anche un ottimo acquisto in termini di probabile svalutazione.

 

La batteria aggiuntiva.

Nonostante l'ottimo risultato consentito dalla batteria da 378 Wh integrata, se non tutti pedalano come il vecchietto che vi scrive e quindi se l'obiettivo è giri lunghi, onestamente essi sono improponibili con la sola batteria integrata della JAM2

Infatti, la Focus stessa mette a disposizione una seconda batteria che porta l'autonomia complessiva a 750 Wh, che abbinati alle doti della bici la rendono un mezzo ottimale per i grandi giri o per chi sale sempre in Turbo/Boost.

L'utilizzo delle batterie è in serie, cioè si “asciuga” prima una e poi l’altra.

La seconda batteria è facilmente rimovibile ed usando l'accortezza di consumare prima lei di quella integrata, consente di ricaricarla facilmente anche in bar e ristoranti risolvendo l’unico difetto della batteria integrata (cioè dover portare tutta la bicicletta vicino ad una presa).

 

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E però importante notare che alla presa standard predisposta sulla Focus (anche se a Shimano nelle avvertenze generali della batteria raccomanda di non farlo) è possibile collegare qualunque batteria disponga di un cavo compatibile con lo standard Rosemberg, e questo darà ulteriore linfa ai produttori di Power Extender, ma anche a coloro che avendola comperata per una eBike diversa o avendo due eBike potranno riutilizzarla grazie ad un semplice cavo con adattatore Rosemberg.

In foto una batteria da 250 Wh nel portaborraccia dal peso di poco superiore al kg, facilmente stivabile nello zaino e da utilizzare solo all'occorrenza (vedi anche: La batteria aggiuntiva sconfigge l'ansia del restare a piedi?).

 

Una lamentela ed un ringraziamento.

Le bici elettriche a pedalata assistita stanno conquistando mercato e persone, per esempio è sempre più frequente vedere intere famiglie con carrello al seguito muoversi durante le vacanze utilizzando proprio le eBike come mezzo di trasporto. In questo contesto è inconcepibile che un grande marchio di biciclette chiuda tutta la “filiera” dell'assistenza proprio durante il periodo di massimo turismo e massimo utilizzo delle eBike. 

Finché sono io, Endurista, che rimango due mesi (agosto e settembre) senza bici, è un fatto fastidioso, ma in fondo, anche grazie agli amici, posso risolvere il problema e fare una vacanza “diversa”; ma se capita a chi sta facendo un viaggio in eBike, per esempio in Sardegna, come ha fatto il nostro amico Mec...... non è accettabile che l'assistenza chiuda, e men che meno che chiuda in agosto! 

Il ringraziamento, invece, va proprio a Claudio Raschiani ed alla sua struttura, aperta in agosto ed aperta pure la domenica, anche in agosto! Certo, se fosse stato chiuso, non avrei comperato la bici da lui, ma la cortesia ed il desiderio di dare un servizio sono stati encomiabili; aggiungo che mi è stata data la possibilità di partecipare di persona al primo montaggio della bici, alla sua messa a punto, posizionamento di fili, comandi, sella ed aggiornamento e settaggio motore, etc...tutte cose che uno fa normalmente dopo, ma che fatte subito insieme a personale altamente specializzato hanno un indubbio valore aggiunto e forniscono un importante bagaglio di informazioni utili. Io un servizio così lo farei pagare!

Bruno Degradi

 

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