Sulle riviste del Nord Europa e sui più diffusi social network si fa un gran parlare della SL AMR X ed i gruppi Facebook dedicati ai possessori delle eBike di GHOST sono pieni di discussioni tra chi vuole vendere le “vecchie” Kato per passare alla SL AMR X. Ma perché da noi nessuno ne parla? E cosa ha di veramente “speciale” questa GHOST?
In Italia pochissimi ne parlano perché il marchio è poco noto al grande pubblico (sebbene GHOST sia anche da noi una marca molto apprezzata dai cultori delle mtb) e perché la nuova SL AMR X ha un’estetica che non soddisfa la tendenza di volere la batteria integrata e per questa ragione viene considerata da subito fuori moda.
Per rispondere alla seconda domanda riportiamo le parole di un campione pluri-iridato (non citiamo il nome perché lavora per altra azienda del settore) che provando con noi questa e-mtb ci ha confermato che le scelte tecniche prefigurano le tendenze del futuro prossimo per molti grandi marchi, e cioè: telaio in carbonio, leggerezza, ruota anteriore da 29” e posteriore da 27,5” plus.
La SL AMR X (così come la FATO FS che pure abbiamo testato) si presenta con un bel design essenziale ed elegante: chi non ha l’occhio allenato, quando se la vede sfrecciare dinnanzi, fa fatica a capire che si tratta di una bici a pedalata assistita, se non fa caso alla batteria.
La struttura è leggera, ma per il resto, quello che veramente distingue a colpo d’occhio la SL AMR X dalla KATO FS è la molla dell’ammortizzatore ROCKSHOX, lì in bella vista al centro del telaio.
La SL AMR X monta una forcella ROCKSHOX Lyric RCT3 da 160 mm di escursione e 35 mm di diametro, la quale, oltre a presentarsi bene esteticamente, garantisce una confort ed un’efficacia di altissimo livello su tutti i tipi di terreni. L’accoppiamento con la gomma Maxxis Shorty 3C MaxxTerra Exo da 29”x2.5” lascia un po’ perplessi gli ebiker ormai abituati a ruote ben più panciute, ma quando si affrontano sentieri sinuosi e stretti o la discesa diventa impegnativa e la velocità aumenta, allora l’espressione perplessa si trasforma in un sorriso soddisfatto! Il bel telaio in fibra di carbonio è molto leggero anche alla vista, ha finiture accurate e pregevoli finezze nei dettagli. Esso integra abbastanza bene la batteria Shimano standard da 500Wh, piuttosto riparata e facilmente smontabile, e permette il passaggio interno di tutti i cavi. Il tubo superiore ha il punto di altezza minima da terra molto basso, garantendo un adeguato appoggio dei piedi quando si è in difficoltà (le “olive” ringraziano). La sella, una Ergon SME30, è comoda e leggera e il reggisella telescopico Kind Shock LEV Integra, con comando remoto al manubrio, ha la ragguardevole corsa di 180mm e funziona perfettamente. Il motore è il classico Shimano DU-E 8000, che ormai spopola. Per noi è un ottimo motore e potrebbe essere ancor migliore se in modalità Boost non si comportasse come un frullatore, perdendo sensibilità sul pedale, e se avesse una o due modalità di assistenza in più. Il comando per il cambio di assistenza simula quelli del deragliatore: se debbiamo essere sinceri, lo troviamo inutilmente ricercato e preferiamo, sia per ergonomia, che per robustezza, un classico blocchetto con le due frecce SU e GIU’. Il largo manubrio in fibra di carbonio è montato su una pipa di soli 35mm e i relativi comandi hanno una disposizione ordinata ed ergonomica. Ci convince come sempre il piccolo display a colori sistemato in posizione protetta posteriormente al manubrio in corrispondenza del canotto di sterzo. Il display, nonostante la dimensione ridotta, permette un’eccellente leggibilità, grazie anche al fatto che le modalità di assistenza alla pedalata sono segnalate da colori differenti e quindi facilmente percepibili a colpo d’occhio. Il cambio SRAM EX1 8-S a otto rapporti, specificamente realizzato per le ebike, funziona molto bene, ha il pignone maggiore di grande diametro (48 denti) per garantire una pedalata agile sul ripido e, a nostro avviso giustamente, non consente di scalare più di un rapporto alla volta. Il fatto di avere otto rapporti può far storgere il naso a molti appassionati che arrivano dalle mtb, ma sulle e-mtb rappresenta una soluzione ottimale, perché garantisce una spaziatura ottimale dei rapporti (nell’uso non si sente affatto la necessità di avere più marce) e una robustezza degli ingranaggi e della catena inarrivabili per un cambio a 11 rapporti. Le pedivelle restano alte da terra e permettono passaggi sicuri anche dentro canali profondi. La sospensione posteriore utilizza il classico cinematismo a quadrilatero articolato Horst, bello da vedere e molto efficace, con un’escursione di 140 mm (all’atto pratico non abbiamo sentito la necessità di avere maggiore escursione), ed è incentrato su un validissimo ammortizzatore a molla ROCK SHOX SUPER DELUXE COIL RCT (roba buona!). I freni SRAM Code R 4/4 a quattro pistoncini sono ineccepibili, sia nel funzionamento che nella fattura e permettono ai due dischi da 203 mm di diametro di svolgere egregiamente il loro lavoro in ogni situazione. La GHOST SL AMR X monta al posteriore un pneumatico Maxxis Minion DHR II 3C MaxxTerra Exo 27,5”x 2,8” con tassellatura decisamente votata alla ricerca del grip per affrontare al meglio le situazioni più difficili, pur restando ragionevolmente scorrevole. I cerchi sono DT Swiss H 1700 Spline: una garanzia. Il peso complessivo della SL AMR X in taglia L si attesta su un eccellente valore di appena 21kg.
La posizione in sella è ben centrata, perfetta per affrontare con grinta e determinazione i percorsi più difficili, senza tuttavia caricare eccessivamente i polsi.
Grazie al peso limitato, alle sospensioni ben tarate, alla ruota larga al posteriore e alta anteriormente, la SL AMR X digerisce molto bene ogni tipo di salita e passa agevolmente su gradoni o pietre che metterebbero in difficoltà molte ebike anche con sospensioni a maggior escursione . Il motore in modalità ECO consente a chi ama spingere sui pedali di salire agevolmente quasi ovunque con un consumo ridotto di batteria. Anche in questo caso il peso ridotto aiuta molto. La modalità intermedia è perfetta per le massime pendenze e la Boost va usata solo dove l’aderenza è buona, altrimenti diventa addirittura controproducente (altri motori offrono una migliore sensibilità e coerenza di risposta alla pressione sui pedali). Comunque, il consumo di batteria è in linea con la concorrenza. All’inizio, le maggiori difficoltà in salita le abbiamo riscontrate nei tornantini ripidi e stretti, forse a causa della ruota anteriore da 29”, ma poi si impara ad usarla e con la necessaria velocità, caricando bene la ruota anteriore, la SL AMR X ci ha premiati salendo come una agile capretta!
In discesa il peso avvantaggia la maneggevolezza e fa la differenza. Nelle discese veloci, impostando il motore su Trial (ne vale la pena, perché consuma comunque pochissimo e ti permette di rilanciare sui dossi) si può letteralmente “volare” su qualunque ostacolo, pennellando curve strette e larghe, appoggi, bob, salti, etc.. Veramente difficile trovare il limite della SL AMR X, certamente molto superiore a quello che un utente normale, come il sottoscritto, potrà mai avvicinare. Quando le discese diventano più ripide e tecniche si apprezza il reggisella a lunga escursione, che fa letteralmente sparire la sella. L’accoppiata ruote/ sospensioni di ottima qualità svolgono egregiamente il loro compito, a tal punto che non siamo mai riusciti a trovare punti di criticità, nemmeno per i freni, che si sono dimostrati solo talvolta leggermente rumorosi.
Ma sono i sentieri montani e i single track l’ambito in cui abbiamo maggiormente apprezzato questa GHOST! Scorrevolezza, agilità, confort, stabilità formano un cocktail molto ben riuscito, che permette di guidare con scioltezza e velocità, in modo fluido e sicuro: veramente gratificante!
Noi avevamo già testato il prototipo un anno fa e già allora ci era piaciuta molto.
Vedi Shimano Emountainbike Experience 2017
La GHOST SL AMR X da noi provata quest’anno è il top di gamma e non delude le aspettative. Ci è piaciuta esteticamente, ha finiture raffinate, ottima componentistica, ma soprattutto si fa condurre come una ballerina esperta, docile e rapida alle sollecitazioni del conduttore, facendoti divertire e sentire più bravo di quello che sei, in tutta sicurezza e confort.
Complimenti a progettisti e collaudatori GHOST per l’eccellente risultato!
Mario Codecà
Riguardo l’autonomia, ci asteniamo da dare un giudizio in quanto troppo influenzata da parametri variabili, non ripetibili.
Similmente, ci asteniamo da dare un voto all’estetica, perché troppo soggettiva.