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2020/10/23

GIANT   REIGN-E+ 2 PRO  MY2020 - recensione

 

Premessa: le nostre recensioni sono possibili solo grazie alla collaborazione di amici, appassionati o negozianti che ci mettono a disposizione le loro bicilette elettriche per testarle, in modo da condividere con voi le nostre impressioni, da utenti normali, senza velleità di professionalità o agonismo. Non veniamo pagati da nessuno e siamo liberi di scrivere quello che vogliamo, nel bene e nel male, senza vincoli.

 

Una vera enduro, degna della sorella senza motore!

 

GIANT è la più grande azienda al mondo produttrice di biciclette ed è stata una delle prime a credere nelle ebike. GIANT aveva aggiornato la sua gamma di mountain bike a pedalata assistita Trance e Stance, sia nell’estetica, che nella geometria e nei componenti, nel 2018 e poi nel 2019 ha introdotto i modelli Reign, che assomigliano molto agli altri due, ma si caratterizza per la connotazione prettamente enduristica.

Equipaggiamento

La versione provata è quella base e presenta una forcella FOX 36 Float Rhythm 27.5+ da 170mm di escursione, ottimizzata per le e-bike.   Oltre ad essere bella da vedere, si comporta molto bene e offre un comportamento molto dinamico, ma anche molto sicuro.   A ciò dà un notevole contributo il pneumatico MAXXIS Minion DHF da 27,5”x2,6” di primo equipaggiamento, sempre performante in discesa e anche sufficientemente scorrevole (da notare che la Trance E+ viene fornita già senza camera d’aria e con il lattice!).   

 

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Il telaio è molto snello e richiama le linee della mtb Reign tradizionale.   La posizione di guida è, per il nostro gusto, molto valida, con un buon bilanciamento dei pesi che gravano un po’ più del solito sui polsi, aiutando così a dare il giusto carico alla ruota anteriore, ma che comunque permette di tenere una posizione confortevole, nonostante la sella sia ad un livello superiore rispetto al manubrio.     La Reign monta il motore Yamaha PWX, la cui messa a punto, specialmente nella parte del software, è fatta direttamente da GIANT, con eccellenti risultati.   Rispetto alla precedente versione denota una minor rumorosità e, a detta della casa costruttrice, minori consumi.   Questo motore non è il più silenzioso in circolazione, ma la sua rumorosità tende a diminuire considerevolmente col passare dei chilometri.   Adesso, i parametri del motore possono essere controllati tramite una applicazione sul cellulare, facile da utilizzare e molto gratificante per i maneggioni.   Inoltre, è dotato della efficace funzione “smart”, in grado di adattare la coppia motrice e la potenza alle necessità del ciclista, senza bisogno di cambiare livello di assistenza, in modo simile a quanto fa Bosch con la funzione Emtb. 

La batteria, ancora da 500 Wh, è ben integrata nel telaio, si inserisce nel tubo obliquo dal di sotto ed è ben protetta dagli urti e dagli spruzzi di fango, e può essere integrabile con una batteria supplementare da 250Wh, applicabile al posto della borraccia.  Sul caricabatteria c’è un dispositivo che permette di effettuare una ricarica veloce di circa il 40% in una sola ora, utilissimo per sfruttare la sosta pranzo per dare rapidamente nuova energia alla batteria.   La sospensione posteriore si basa sull’eccellente schema Maestro, che è un cavallo di battaglia di GIANT, e garantisce, grazie all’ammortizzatore FOX Float DPX2 Performance con escursione 150 mm, un comportamento veramente eccellente sia in salita che in discesa, mantenendo la ruota incollata al terreno e garantendo un ottimo confort nell’utilizzo su terreni accidentati.

Il manubrio (800 mm di larghezza) e i relativi comandi hanno una perfetta ergonomia ed è sostenuto da una bella pipa molto compatta.  Il tutto ha un aspetto molto racing e verrà apprezzato dai puristi, infatti non c’è nessun display, essendo sostituito da una pulsantiera funzionale e minimalista, che presenta dei ben visibili LED per tenere sotto controllo la carica della batteria ed il livello di assistenza.   Tutti gli altri parametri possono essere visualizzati o modificati (incluse le percentuali sui quattro livelli di assistenza) da telefonino. 

 

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La sella è di buona qualità, con un giusto compromesso fra sportività e confort, ed è montata su un il reggisella telescopico con una buona escursione e scorrevolezza.

Il cambio SRAM GX Eagle 12 velocità si è dimostrato impeccabile nell’uso ed ha una spaziatura corretta fra i rapporti, garantendo una pedalata agevole anche nelle salite più ripide.  

I freni SRAM Guide RE a 4 pistoni e i dischi da 200 mm sono ben dimensionati, ma appena sufficienti a reggere il maggior peso delle biciclette elettriche e di ciclisti un po’ pesanti e sono un po’ sottotono rispetto al resto della componentistica.   I cerchi in alluminio sono marchiati Giant, hanno il canale con una larghezza di 35 mm e sono montati su mozzi GIANT eTracker Boost, all’apparenza abbastanza robusti.   La ruota posteriore monta un pneumatico Maxxis High Roller da 27,5”x2,6”, che rappresenta un ragionevole compromesso tra tenuta e scorrevolezza (magari, d’inverno, sarà opportuno passare al DHR).   Tutti i componenti sono nella versione ottimizzata per le ebike, cioè progettati per resistere alle più gravose sollecitazioni causate dai maggiori peso e potenza.

Utilizzo

Appena saliti in sella ci siamo sentiti subito a nostro agio e abbiamo apprezzato la eccellente ergonomia del posizionamento dei comandi, che sono tutti facilmente gestibili senza spostare la mano dalle manopole, oltre a essere tutti molto intuitivi nell’utilizzo. 

L’impressione che questa ebike dà a prima vista è che, pur essendo il modello base della gamma Reign, è molto ben montato rispetto al prezzo e alla concorrenza. 

Dalla prima pedalata ci si rende subito conto che il motore Yamaha ha ulteriormente migliorato le già ottime caratteristiche che sono molto apprezzate dai suoi utilizzatori, cioè fluidità, potenza, robustezza ed efficienza.   Durante il test l’abbiamo utilizzato quasi sempre nella modalità “smart” oppure nelle prime due posizioni, passando alla terza solamente per il superamento di pendenze veramente al limite del ribaltamento.  Non abbiamo quasi mai avuto la necessità di utilizzare i due livelli di assistenza superiori, nonostante il percorso fosse impegnativo e con salite difficili e molto ripide, e possiamo confermare che queste modalità possono venire in aiuto solo in caso di superamento di tratti molto accidentati e ripidi, impossibili da fare a bassa velocità, con il rapporto più corto, e quindi dove sia necessario tenere una velocità elevata per potere passare sopra gli ostacoli senza rischio di far impennare la bicicletta o far slittare la ruota posteriore, tenendo un rapporto lungo, un po’ come si fa con le moto da enduro, ma sinceramente ciò è possibile già con il terzo livello di assistenza e ancor meglio in modalità “smart”.   

Il motore aiuta molto nell’affrontare salite impegnative, ma altrettanto fà la sospensione posteriore e la geometria del telaio, lungo e basso davanti, permettendo alla ruota posteriore di restare ben aderente al terreno e alla ruota anteriore di stare giù, anche in caso di ripartenze su forti pendenze e quindi la GIANT si è dimostrata ancora una volta una vera arrampicatrice, probabilmente la migliore fra tutte le emtb testate fino ad ora da noi.   

 

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Sui percorsi guidati e su single track la GIANT Reign E+ 2 Pro ha dimostrato una eccellente maneggevolezza, del tutto simile a quanto espresso dalla sorella Trance.   In discesa, la forcella con maggior escursione, l’ampio angolo di apertura e l’assetto più caricato anteriormente la fanno apprezzare agli utenti più esperti, che possono affrontare a gran velocità pendenze significative e superfici scassate con gran naturalezza, ben coadiuvati dal lavoro della forcella e del carro posteriore.   Una vera enduro, facile e rassicurante.   I freni sono abbastanza resistenti e silenziosi, ma dopo discese impegnative e lunghe ad alta velocità hanno dimostrato un aumento dello sforzo sulle leve.

Conclusioni

Quest’ultima versione della GIANT ci è veramente piaciuta, perché, oltre ad avere una linea molto ben riuscita e finiture accurate, ha un comportamento gradevolissimo, omogeneo e molto sicuro, sa essere assai divertente e allo stesso tempo confortevole e lascia veramente soddisfatti in tutti le situazioni di utilizzo, specialmente nelle arrampicate e giù per le discese più impervie fra sassi e radici. Tutto ciò vale ancor di più per ciclisti con statura media o bassa, che apprezzeranno maggiormente la ruota anteriore da 27,5”.

Ma, se questa Reign ha tutte queste buone caratteristiche, perché se ne vedono così poche in giro? Ebbene, noi pensiamo che ciò sia dovuto ai seguenti fattori:

  • Batteria da 500Wh, quando è ormai generalizzata la presenza di quelle da 625Wh e oltre;
  • Ruota anteriore da 27,5”, stante la tendenza generalizzata, benché non sempre giustificata, a montare almeno anteriormente una ruota da 29”;
  • Estetica un po’ anonima (se uno non la conosce, difficilmente riesce a capire che di che marca e modello si tratta, a causa della mancanza quasi totale di decalcomanie) e colorazione molto scialba (probabilmente il responsabile della grafica era in ferie e si sono affidati al primo che passava per strada);
  • Scarsa presenza sui social e poca pubblicità specifica;
  • Motore Yamaha, che è ottimo, ma poco conosciuto al pubblico ed è l’unico attualmente ad essere sotto gli 85Nm di coppia (anche se nell’uso non si nota alcuna differenza, anzi…!).

Probabilmente ed auspicabilmente, GIANT provvederà nella versione 2021 a porre rimedio a questi “inconvenienti” e allora, magari, ne vedremo di più in circolazione.

 

 

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