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2017/06/22

MERIDA – E ONE-TWENTY 900-E

La partecipazione allo SHIMANO E-MTB Experience, bellissima iniziativa di quattro giorni sulle Dolomiti con ebikes messe a disposizione da nove differenti case produttrici di primaria importanza, è stata l'occasione per provare tanti modelli recenti di differenti produttori, potendoli confrontare a lungo su percorsi belli e impegnativi.
Il tour è durato quattro giorni e ogni giorno veniva assegnata una bicicletta a nostra scelta.
Il terzo giorno ho deciso di provare la
MERIDA – E ONE-TWENTY 900-E, di cui qui vi darò le mie impressioni.
Durante la giornata e di giorni successivi ho avuto la possibilità anche di testare brevemente altre biciclette, scambiandole con gli altri 99 partecipanti e poter cogliere le sensazioni che il confronto diretto tra una e l’altra mi hanno dato: vi racconterò di tutto ciò nei prossimi blogs.

MERIDA – E ONE-TWENTY 900-E, agile, reattiva e leggiadra alla vista

Equipaggiamento

Il progettista che ha disegnato la MERIDA – E ONE-TWENTY 900-E si è ispirato alle linee classiche di una bicicletta da enduro, con il suo bel telaio apparentemente esile e con la batteria che vuole forse assomigliare a un porta borraccia stilizzato di dimensioni abbondanti e che quindi resta in vista all’interno del triangolo del telaio.
Il motore è poco invadente e ben raccordato al telaio e alla batteria.
La colorazione molto vivace rafforza la sensazione di leggerezza e dinamismo che questa bicicletta elettrica trasmette al primo colpo d’occhio. La E ONE-TWENTY 900-E piacerà di sicuro agli amanti delle mountain-bike tradizionali.
Le finiture sono accurate, a partire dalla verniciatura molto bella e tutti i componenti si integrano con eleganza nel contesto generale.
La forcella, una Rock Shox PYKE RCT3 da soli 130 mm di escursione, ma garantisce comunque un buon sostegno quando si affrontano ostacoli difficili in discesa, tuttavia c’è parsa poco scorrevole e poco confortevole sulle piccole asperità.
Il telaio è molto ben realizzato e forse un po’ troppo tradizionale per chi si aspetta che le ebike siano necessariamente diverse dalle mtb tradizionali, ma piace proprio per la sua semplicità. La forma del tubo superiore è tale da permettere un buon appoggio dei piedi a terra anche nelle situazioni più scabrose, evitando che diventino ancora più scabrose per le nostre parti intime. Il motore Shimano è molto compatto e gradevole alla vista e permette una integrazione eccellente con il telaio. Nell’utilizzo si dimostra piacevole ed efficace, tuttavia ho notato sulle MERIDA in generale uno strano comportamento al rilascio della pressione sul pedale. Infatti, quando si alleggerisce la pressione o si rallenta il ritmo, specialmente utilizzando pedali piatti senza attacco, il motore stacca piuttosto bruscamente, interrompendo la sua azione e riprendendo appena si tocca pedale, con conseguente azione a sussulti. All’inizio questo comportamento mi ha dato fastidio e mi è parso strano, perché non l’ho riscontrato su altri motori e nemmeno su motori Shimano montati su altre biciclette di differenti produttori. Col passare dei chilometri ci si fa l’abitudine e si impara a mantenere una pedalata molto costante, cosa talvolta difficile, specie quando il terreno è particolarmente accidentato, per cui sono stato costretto a dedicare attenzione a come pedalavo, con ciò togliendomi un po’ del piacere a quello che questa bicicletta e questo motore mi potevano dare. Il rumore generato è abbastanza contenuto e comunque non sgradevole e, cosa positiva, quando si pedala in off si sente molto poco l’effetto trascinamento.
Complessivamente il giudizio sul motore è positivo, come d’altra parte ci si aspetta da un prodotto di una grande casa come Shimano. I comandi del motore sono sistemati sulla sinistra del manubrio e riproducono esattamente quelli di un deragliatore tradizionale, per cui sono molto intuitivi e facili da utilizzare.
Mi ha decisamente convinto il piccolo display a colori sistemato in posizione protetta posteriormente al manubrio in corrispondenza del canotto di sterzo. Il display, nonostante la dimensione ridotta, permette una eccellente leggibilità, grazie anche al fatto che le modalità di assistenza alla pedalata sono segnalate da colori differenti e quindi facilmente percepibili a colpo d’occhio. Direi che questa al momento è la soluzione più bella e funzionale presente sul mercato. Anche il comando per la regolazione dell’altezza della sella è piazzato in una modo in ergonomico ed intuitivo.
Sulla destra del manubrio sono presenti le leve classiche per l’azionamento della cambio, in questo caso Shimano a movimento elettrico. Al di là del fatto che durante la prova si è sempre comportato in maniera impeccabile, per me la scelta di un cambio elettrico su una mountain-bike non ha una reale ragion d’essere, ma sembra più che altro una imposizione di marketing nel voler proporre per forza qualcosa di nuovo e, da un punto di vista tecnico e funzionale, una pensata da ufficio complicazioni cose semplici. Di fatto si comporta come un cambio normale, anzi mi sembra più lento, ed è senz’altro più delicato e costoso, avendo più componenti meccanici ed elettrici. La sospensione posteriore, con ammortizzatore Rock Shox Super Delux RT, è un classico quadrilatero Horst e svolge bene il proprio compito, garantendo una bella agilità alla bicicletta. Le ruote sono di larga sezione 2,8” e vengono controllate tramite un gruppo frenante Shimano XT Ice Tech Freeza, che si comporta in modo egregio, mantenendo sempre una buona modulabilità. La sella è dotata di un reggisello telescopico tradizionale, rapido e efficiente. La possibilità di poter piazzare una borraccia all’interno del triangolo del telaio non è prevista e neanche fattibile. Peccato!

Utilizzo

Come mi aspettavo, la MERIDA si dimostra subito portata al divertimento, già per la posizione in sella un po’ spostata all’indietro e con il manubrio non troppo alto. Anche la leggerezza visiva del telaio contribuisce psicologicamente a questa sensazione. La mia impressione nell’uso in salita non è stata molto positiva, nel senso che ci sono altre biciclette elettriche con maggiore attitudine ad arrampicarsi, in quanto il peso del corpo è spostato all’indietro, il che tende a far sollevare la ruota anteriore e obbliga ad aggrapparsi al manubrio, accentuando la leggerezza dell’anteriore, a cui contribuisce una forcella non molto scorrevole e poco propensa ad incassare docilmente i piccoli urti. Tuttavia, il motore molto fluido aiuta a porre riparo a questa caratteristica e d’altra parte il fatto di avere il posteriore ben caricato aiuta a mantenere motricità, compensando in parte la leggerezza dell’avantreno. Quando invece si passa a guidare la E ONE-TWENTY 900-E su percorsi tortuosi e divertenti le cose cambiano decisamente in positivo e la bici si dimostra uno strumento assai piacevole, dando grandi soddisfazioni specialmente ai funamboli. In discesa, pur garantendo sempre un comportamento sicuro, l’avantreno non è molto solido e quindi richiede attenzione, specialmente sugli ostacoli più alti e nei passaggi più accidentati, dove la forcella ha dimostrato i suoi limiti di escursione limitata. C’è un fatto che però ha limitato parecchio il mio piacere nella guida di questa bicicletta: i pedali sono molto vicini a terra e quando si percorrono sentieri incassati o quando si passa vicino a rocce che fuoriescono un po’ più del solito dal terreno è facile andare a sbattere. Succede una volta, succede due, succede tre e poi diventa un’ossessione, col rischio che invece di goderti la guida e il funambolismo che questo mezzo ti può permettere, per evitare di piantarti sei obbligato a concentrati sugli ostacoli che puoi trovare sul terreno. Il motore, di cui abbiamo già vantato le lodi prima, funziona egregiamente, ma a mio avviso avere una modalità in più intermedia fra la seconda e la terza darebbe graditi vantaggi, perché tra Trial e Boost c’è un po’ troppa differenza.  I consumi mi sono sembrati contenuti.

Conclusioni

La MERIDA E ONE-TWENTY 900-E è senz’altro una bicicletta affascinante e divertente, che soddisferà gli amanti dei toboga e dei percorsi veloci ma stretti. Si inserisce in un gruppo di concorrenti molto agguerrite, che a parità di prezzo talvolta forse offrono qualcosa in più.

Voti

Confort 7
Maneggevolezza 8
Stabilità 7
Percorso scorrevole 7
Percorso accidentato 7
Salita 7
Discesa 7
Lunghe distanze 7
Finitura 8
Equipaggiamento/prezzo 7

Circa l’autonomia, ci asteniamo da dare un giudizio in quanto troppo influenzata da parametri variabili, non ripetibili.
Similmente, ci asteniamo da dare un giudizio estetico, perché troppo personale.

Per approfondire potete consultare gli articoli su www.mtbtech.it