Chi si avvicina per la prima volta alle biciclette elettriche per acquistarne una e chiede consiglio su qualche gruppo Facebook, viene inondato da una tale quantità di suggerimenti da lasciare meravigliati e confusi più di prima! In buona fede o per promuovere le proprie ebike, vengono dati consigli anche estremi, spesso senza tener di conto delle necessità dell’incauto interlocutore.
Per porre rimedio a questa confusione, oggi cerchiamo di spiegarvi, molto semplicemente, come scegliere la miglior ebike per voi, a seconda dell’uso che ne volete fare.
Le biciclette elettriche (anche chiamate: a pedalata assistita o pedelec, bipa o ebike) si dividono fondamentalmente in due grandi categorie: quelle con il motore centrale e quelle con il motore nel mozzo (cioè alloggiato sulla ruota anteriore o posteriore).
Il motore nel mozzo, che utilizza prevalentemente il sensore di pedalata (speed sensor), permette di pedalare anche senza fare il minimo sforzo, specie in pianura. Permette cioè, la cosiddetta "pedalata simbolica" in quanto il motore si attiva già con la semplice rotazione dei pedali, che non deve necessariamente comportare una spinta importante. Questo mezzo è indicato per le persone che usano, per esempio, la ebike al posto del ciclomotore o dell'auto per spostarsi in città o su percorsi ciclabili, ma prevalentemente asfaltati. La cosa positiva del motore nel mozzo con speed sensor è che si hanno due bici in una: volendo si può usare la bici a motore spento in pianura e godersela come una normale bici, così come accenderla in salita o per evitare di far fatica e di sudare. La potenza erogata dal motore nel mozzo, è sempre piatta e costante, permettendo, semplicemente attivando la rotazione del pedale, anche senza spingere, di raggiungere in totale relax i 25Km/h di legge e godersi la brezza, senza una goccia di sudore.
Per utenti normali e per tragitti urbani o extra urbani, volendo anche per qualche strada bianca o “sterrato leggero”, ma anche con salite impegnative, è quindi particolarmente indicato il motore nel mozzo (meglio posteriore se si percorrono salite per la migliore trazione), rispetto ad un motore centrale. Ovviamente, se si devono percorrere percorsi in salita, deve essere un motore con una buona coppia, meglio se alimentato a 48 Volt, in modo da non "affaticare troppo” la batteria e perdere poi in autonomia.