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2019/05/31

Qual è il motore ideale per un'ebike?

Come scegliere la migliore ebike?

Chi si avvicina per la prima volta alle biciclette elettriche per acquistarne una e chiede consiglio su qualche gruppo Facebook, viene inondato da una tale quantità di suggerimenti da lasciare meravigliati e confusi più di prima! In buona fede o per promuovere le proprie ebike, vengono dati consigli anche estremi, spesso senza tener di conto delle necessità dell’incauto interlocutore.

Per porre rimedio a questa confusione, oggi cerchiamo di spiegarvi, molto semplicemente, come scegliere la miglior ebike per voi, a seconda dell’uso che ne volete fare.

 

Qual è il motore più adatto per un'ebike?

Le biciclette elettriche (anche chiamate: a pedalata assistita o pedelec, bipa o ebike) si dividono fondamentalmente in due grandi categorie: quelle con il motore centrale e quelle con il motore nel mozzo (cioè alloggiato sulla ruota anteriore o posteriore).

Motore nel mozzo

Il motore nel mozzo, che utilizza prevalentemente il sensore di pedalata (speed sensor), permette di pedalare anche senza fare il minimo sforzo, specie in pianura. Permette cioè, la cosiddetta "pedalata simbolica" in quanto il motore si attiva già con la semplice rotazione dei pedali, che non deve necessariamente comportare una spinta importante. Questo mezzo è indicato per le persone che usano, per esempio, la ebike al posto del ciclomotore o dell'auto per spostarsi in città o su percorsi ciclabili, ma prevalentemente asfaltati. La cosa positiva del motore nel mozzo con speed sensor è che si hanno due bici in una: volendo si può usare la bici a motore spento in pianura e godersela come una normale bici, così come accenderla in salita o per evitare di far fatica e di sudare. La potenza erogata dal motore nel mozzo, è sempre piatta e costante, permettendo, semplicemente attivando la rotazione del pedale, anche senza spingere, di raggiungere in totale relax i 25Km/h di legge e godersi la brezza, senza una goccia di sudore.

Per utenti normali e per tragitti urbani o extra urbani, volendo anche per qualche strada bianca o “sterrato leggero”, ma anche con salite impegnative, è quindi particolarmente indicato il motore nel mozzo (meglio posteriore se si percorrono salite per la migliore trazione), rispetto ad un motore centrale. Ovviamente, se si devono percorrere percorsi in salita, deve essere un motore con una buona coppia, meglio se alimentato a 48 Volt, in modo da non "affaticare troppo” la batteria e perdere poi in autonomia.

Motore centrale

Il motore centrale, normalmente (ma non necessariamente) abbinato a un sistema a sensore di sforzo (torque sensor o sensore di coppia) e posizionato sul movimento centrale (dove insiste l’asse dei pedali), agisce erogando una potenza proporzionale alla spinta che l'utente applica sul pedale. Questo vuol dire che, se non si pedala mantenendo la catena in costante "tiro" e se non si spinge bene sul pedale, il motore non eroga la potenza necessaria a spingere la bici avanti e non vi porterà mai a 25km/h. Questa configurazione è più indicata per un utilizzo in fuoristrada e normalmente non per usare la bici da spenta (la pedalata è più faticosa e quindi si può fare per brevi tragitti), perché questi motori nascono nell’ottica di usare la bici col motore acceso. Con questo tipo di motore, quindi, non è possibile fare la "pedalata simbolica" e viene richiesto sempre uno sforzo più o meno forte da parte del ciclista; quindi, se fa caldo, si suda anche in pianura! I motori centrali con sensore di coppia, non sono particolarmente indicati per chi vuole usare la sua ebike per andare in ufficio, portare il bimbo a scuola o per chi, insomma, non ha una predisposizione a considerare la pedalata anche come esercizio fisico, ma vanno benissimo per l'uso in fuoristrada, dove la gestione della potenza risulta perfettamente modulabile dal piede dell'utente. Ecco perché le e-mtb sono praticamente tutte a motore centrale. Questo comunque non esclude che esistano anche delle city bike con motore centrale che possono essere comunque apprezzate, se uno ama la pedalata “piena” e non ha problemi a faticare un po’.

Per farvi capire meglio, possiamo darvi qualche esempio.

Avete una certa età e volete andare al lavoro senza dovervi cambiare prima di entrare in ufficio? La scelta più consigliata è: motore nel mozzo.

Volete una ebike da utilizzare sia per andare al lavoro, che per fare scampagnate tranquille e un sano esercizio fisico vi piace? Sia motore nel mozzo, che motore centrale.

Vi piace fare fuoristrada leggero in collina e girare in campagna? Meglio motore centrale, ma anche motore nel mozzo.

Amate andare per sentieri in collina e montagna o siete tipi sportivi? Motore centrale.

Vi abbiamo sinteticamente descritto i due funzionamenti e non vogliamo schierarci da una parte o dall’altra, nel senso che entrambe le soluzioni sono ottime, ma indicate per usi completamente diversi. Le ebike, infatti, continueranno ad essere commercializzate sia con motore nel mozzo, sia con motore centrale e ci sarà sempre spazio per entrambi. Sono quindi due configurazioni, entrambe valide, dedicate ad un target di pubblico diverso e per due utilizzi diversi.

ing. Massimo Corea

 

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