Un paio d’anni fa, sulle riviste di tutto il mondo e sui social network, alla sua presentazione si fece un gran parlare della e-mtb ROCKY MOUNTAIN, perché si trattava di un prodotto progettato per prestazioni estreme e differente dagli altri, specialmente per l’originale motore.
Ora, grazie alla disponibilità e gentilezza di RIDEWILL ( Vai al sito ), azienda che commercializza con e-commerce e anche tramite il suo negozio vicino a Como biciclette e componentistica di diversi sport, abbiamo avuto la possibilità di provare il nuovissimo gioiello della casa canadese. Opportunità molto succulenta, che non ci siamo lasciati scappare!
Venendo alla ebike in prova, essa si presenta a primo acchito molto bene e colpisce positivamente, anche grazie ad una combinazione veramente originale tra le verniciature del telaio e i colori dei componenti, piacevole alla vista e molto vivace. Quello che salta subito all’occhio è la componentistica di alta gamma, con tutto quell’oro ed arancio in primo piano che richiamano subito alla mente la magica parola “Kashima”.
Altre cose che spiccano sono il tubo diagonale del telaio di sezione molto ridotta, il carter motore piuttosto abbondante e la compattezza della bici in generale, che nonostante sia taglia L, sembra più piccola della HAIBIKE Xduro Allmtn 3 taglia M che ci hanno dato da provare insieme alla Rocky M.
Analizzando con maggior attenzione e più da vicino i vari particolari, si può ben vedere come questa ebike sia stata progettata e costruita da persone che, più che al design e alla raffinatezza estetica, mirano alla concretezza e all’essenzialità tipica di un mezzo studiato per correre, in primis! Infatti, le linee del carro e del telaio centrale sono semplici ed essenziali e le finiture sono buone, ma niente di eccezionale. Insomma, se levassimo dal telaio il marchio Rocky Mountain, camuffassimo le componenti FOX Kashima e la facessimo vedere a normali utenti di mountain bike elettriche, probabilmente storcerebbero il naso, vedendo il carro posteriore in alluminio con le saldature con cordone a vista e penserebbero che anche il telaio, con quei suoi tubi dritti e spigolosi, sia in alluminio; e poi, quel motorone apparentemente sovrabbondante! Niente a che vedere con il design raffinato di una THOK DUCATI TK01-RR o una MONDRAKER Crafty Carbon RR, tanto per intenderci. Però, a chi se ne intende, risulta moto gradita anche alla vista, perché è un po’ come una moto da corsa: non è necessariamente bellissima, ma tutto è funzionale allo scopo per cui è stata progettata e costruita: andare forte!