Prima di cominciare: due parole sul blog di chi ama le ebike, senza pretese agonistiche
In rete troviamo tantissime recensioni di ebike, ben scritte da giovani ed esperti professionisti.
Spesso però, le persone che usano le biciclette a pedalata assistita sono persone normali, magari avanti con gli anni, poco interessate alle prestazioni estreme e ai dettagli tecnici.
Abbiamo pensato, allora, di dedicare gli articoli in questo post proprio a chi apprezza soprattutto il divertimento della bicicletta elettrica, senza arrovellarsi in particolari tecnici.
La belva si presenta molto bene, con linee pulite, eleganti e leggere, ma anche aggressive, che richiamano le mtb tradizionali da enduro. Gli accostamenti cromatici sono azzeccati, la verniciatura e l’assemblaggio sono ad alto livello. La batteria, anche se non è integrata nel telaio, non disturba la gradevolezza del design e si integra bene con il nuovo motore Shimano, molto compatto. La E-WHAKA, mentre è lì che aspetta di essere cavalcata, sembra dirti: sali e sorridi, perché io sono molto divertente ed ad un reparto ciclistico molto ludico unisco un motore potente ed un cambio elettronico delizioso!
La forcella ha una escursione di soli 140 mm, ma nell’uso sembra che abbia molta più escursione e assorbe bene anche urti violenti. Stessa cosa per la sospensione posteriore, che si comporta persino meglio di quella anteriore ed evita eccessivi affondamenti nelle compressioni in salita: molto efficace! Il telaio, che prevede passaggi cavi al suo interno ben realizzati, ha forme tradizionali e snelle. Il motore Shimano E8000, montato molto inclinato, non tradisce la fama dell’azienda che lo produce. Infatti, è molto compatto, funziona egregiamente, con un’ottima spinta e una delicatezza ragionevole alle ripartenze in salita, senza avere il vigore del concorrente Bosch, che a volte è un po’ troppo invadente. Molto bello e ben riparato il display (che integra anche indicazioni delle marce del cambio) e comodissimo il manettino per il cambio della modalità motore, posto alla sinistra del manubrio, come fosse il comando del deragliatore. La trasmissione è la Shimano ad azionamento elettrico e comando elettronico e funziona a meraviglia, forse meglio che sulle mtb tradizionali, in quanto sulle e-mtb molto difficilmente è necessario azionare bruscamente il cambio per passare ai rapporti inferiori. L’integrazione tra motore e cambio elettronico è eccellente e garantisce una uso preciso e morbido della trasmissione: costoso, ma seducente! Il reggisella è telescopico, con passaggi del cavo ben realizzati e permette di utilizzare la E-WHAKA come merita durante le discese. Le ruote sono da 27,5x2,8, che a nostro avviso sono attualmente il più ragionevole compromesso tra tenuta, maneggevolezza e assorbimento delle asperità. I freni son ben dimensionati per tenere agevolmente sotto controllo il mezzo anche in discese molto impegnative.
La E-WHAKA è molto compatta, con una impostazione da enduro, corta, con una forcella piuttosto inclinata e con una posizione in sella abbastanza arretrata. Questo favorisce l’aderenza sulle salite impegnative, ma alla lunga non è super confortevole, specie quando si fa parecchia strada in falsopiano. E’ evidente che non è stata pensata per chi vuole stare ore ed ore in sella, ma per chi vuole divertirsi tanto e subito, specie nei passaggi molto tecnici in salita e in discesa. La sua maneggevolezza è eccellente, tanto da far quasi dimenticare di essere alla guida di una mtb con l’aggravio di motore e batteria, e anche la stabilità in discesa non delude affatto, potendo contare su una eccellente aderenza dell’anteriore. Ciò nonostante, la ruota anteriore la si può far galleggiare molto facilmente e con gran divertimento.
La ebike tedesca STEVENS E-WHAKA del test è un mezzo pregevole, è molto divertente e sofisticata, particolarmente adatta a chi predilige il divertimento rispetto alle lunghe cavalcate e se il budget ve lo consente, sicuramente non vi deluderà. Con un paio di pneumatici più aggressivi, vi permetterà di affrontare anche percorsi da down hill senza sfigurare.
Confort 7
Maneggevolezza 9
Stabilità 8
Percorso scorrevole 6
Percorso accidentato 8
Salita 7
Discesa 8
Lunghe distanze 7
Finitura 8
Equipaggiamento/prezzo 7
Circa l’autonomia, ci asteniamo da dare un giudizio in quanto troppo influenzata da parametri variabili, non ripetibili.
Similmente, ci asteniamo da dare un giudizio estetico, perché troppo personale.
Liberamente tratto da una recensione di VELO VERT
Per approfondire potete consultare gli articoli su www.mtbtech.it