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2019/05/29

Specialized Levo 2018 vs 2019

Confronto Specialized Levo 2018 vs 2019: l’evoluzione della specie.

Lo confesso: nella mia collaborazione con Ebikefind.com a volte ho provato delle biciclette solo per far piacere a Mario, ma quando mi ha detto che potevamo fare una giornata di confronto muso a muso fra la Levo 2018 e la 2019, l’adrenalina ha cominciato a salire e cosi ci siamo presentati belli carichi all’Orio Gravity Park di Bergamo, una Levo Carbon Expert 2018 (la mia), una Kenevo 2018 (quella di Riccardo Borin) e la Levo ALU Comp 2019 (messaci a disposizione da Darra Cycles di Cassolnovo - www.darra.net).

La prima forte curiosità era verificare se le “voci di corridoio”, che lasciavano intendere una forte aspettativa dai possessori di Kenevo verso la nuova Levo fossero fondate, quindi appena saliti in sella abbiamo cercato proprio di capire un eventuale sovrapposizione nell’offerta Specialized, ma sono bastati pochi minuti ed un paio di curve per toglierci immediatamente il dubbio. In casa Specialized la nuova Levo va confrontata solo con la “vecchia” Levo; la Kenevo invece, per “prestanza fisica”, peso, geometrie e vocazione fa parte di un altro segmento. I vari commenti in cui, specialmente sui social, si ipotizza che le geometrie della Levo 2019 e le ruote da 29” potessero avvicinare la nuova Levo alla Kenevo, a nostro parere, sono completamente privi di fondamento. Poi, è vero che la Kenevo spesso è stata comperata da chi fa enduro leggero, un po’ come quelli che comperano le moto da pista e poi le usano per il giretto fuori città, ma per un utilizzo rilassato di questo genere il confronto era totalmente a favore della Levo già nei modelli dell’anno passato.

Veniamo quindi al dunque: in cosa cambia la Levo 2019 rispetto alla 2018 e, specialmente, come cambia la guida? In teoria è cambiato tutto: il telaio oggi asimmetrico, molto diverso in particolare nella zona dell’ammortizzatore, che da 135 mm sale a 150 di corsa, il nuovo Brose, più piccolo e meglio inserito nel telaio, le ruote da 29”, le nuove batterie da 700Wh (solo sui modelli top di gamma), una riduzione di peso di circa 1kg a pari allestimento ed altro ancora. Insomma, un progetto veramente rivoluzionato! Ma, tutte queste differenze trovano riscontro nella pratica?

Veniamo alla prova: io, Mario e Riccardo (peso ed altezza simili) ci siamo alternati una decina di volte alla guida, simulando le principali situazioni di guida, in particolare abbiamo selezionato un sentiero lungo circa 500 metri proprio sopra il Ristorante Pighet a Ponteranica (andateci ne vale la pena!) sul percorso della gara dl campionato italiano di e-enduro, svoltasi la domenica precedente, con belle pendenze, curve flow e tornanti e lo abbiamo ripetuto una decina di volte, così giusto per una prima presa di contatto, senza allontanarci troppo dal campo base.

Poi, abbiamo affrontato i tipici percorsi bergamaschi, scassati e rocciosi, ed infine ci siamo sfidati in prove di accelerazione con varie pendenze, staccando anche qualche KOM su Strava anche fra le eBike (KOM che non compaiono in quanto abbiamo lasciato il giro privato).

 

Ecco le nostre impressioni:

Motore

Ebbene si, il motore 2019 della bici che avevamo in prova è leggermente più rumoroso della precedente versione! Probabilmente, la riduzione degli spazi interni al motore e l’uso di componenti in magnesio diminuisce l’assorbimento del rumore, che è diventato chiaramente percepibile, anche se, a dire il vero, dopo oltre 4 ore di “maltrattamenti” ci è sembrato che il rumore fosse nettamente diminuito, quindi, o il motore necessita di una fase di rodaggio, oppure i nostri timpani ci avevano fatto l’abitudine. Propendiamo per la prima ipotesi.

Nella prova abbiamo dedicato molto tempo a cercare di capire i miglioramenti prestazionali del motore, ma anche scambiandoci ripetutamente le bici sui sentieri non abbiamo notato differenze significative. Allora ci siamo dedicati a prove di accelerazione alla Fast & Furious, scegliendo strade non trafficate e, uno di fianco all’altro, motori in Turbo, ci siamo sfidati a “singolar tenzone”….risultato modesto. Noi non siamo stati capaci di percepire una differenza di potenza tra i due motori. Forse c’è; forse il miglioramento avviene in termini di migliore curva di erogazione; forse…ma noi non ce ne siamo accorti!

Consumo

Fortunatamente la 2019 in prova aveva una batteria da 500Wh, così come la 2018; questo, se da un lato non ci ha permesso di valutare le percorrenze con la batteria da 700Wh, ci ha permesso di fare un confronto diretto ed oggettivo fra i due modelli. Considerando che io e Mario pesiamo circa uguale, che abbiamo fatto la stessa distanza e ci siamo alternati tutto il giorno sulle due bici, possiamo ritenere il test sui consumi veritiero e siamo rimasti sorpresi dal fatto che a fine giro entrambe le biciclette sono arrivate al campo base all’ultima tacca. Probabilmente, il minor consumo che dovrebbero garantire le ruote da 29” è stato bilanciato dal fatto che la 2018 Expert montava ruote in carbonio, molto scorrevoli e pesanti circa 1Kg in meno di quelle di alluminio di serie. Inoltre, la 2018 utilizzava una delle APP più diffuse, con una funzione di adattamento automatico alla potenza gambe, che consente un piccolo risparmio di energia. Inoltre, la 2019 aveva fatto pochi chilometri e si sa che dopo il rodaggio i consumi calano. Resta il fatto inequivocabile che le due bici hanno consumato più o meno uguale, a conferma che con gli attuali motori elettrici non si possono sperare miracoli.

Impressioni guida

Ebike giù dal furgone, dieci metri in leggera discesa, curva e poi sosta prima della partenza….pochi secondi, ma già significativi. La prima impressione è che la Levo 2019 è “clamorosamente” più scorrevole, più agile ed in sella sembra più piccola e maneggevole della Levo 2018. Non vediamo l’ora di andare a fondo su questo argomento e quindi ci spariamo subito una decina di volte il breve percorso scelto per prima parte della prova.

In salita non percepiamo particolari differenze: le bici salgono entrambe bene, i motori si equivalgono, nei tornanti girano nello stesso modo, su pietre, radici, ecc… nulla da eccepire. La 2019 dà l’impressione di essere più contenuta nelle dimensioni, ma non fornisce particolari vantaggi in salita, o perlomeno noi non siamo stati in grado di percepirli.

La musica cambia appena puntiamo le ruote verso il basso: l’impressione dei primi secondi viene confermata appieno e la 2019 dà spettacolo, è nettamente più scorrevole ed agile, nelle curve dà una immediata sicurezza ed è decisamente più “bicicletta” rispetto alla Levo 2018, quindi sui tratti Flow è promossa a pieni voti.

Stessa piacevolissima sensazione anche sul pedalato: in un breve tratto di asfalto di trasferimento proviamo la funzione off con i tasti al manubrio e la bici si pedala veramente bene anche senza motore e, specialmente in questa situazione, ci sembra proprio che siano le ruote da 29” a dare un notevole vantaggio sulle 27,5+ in totale assenza di trascinamento del motore.

Infine, eccoci ad affrontare i sentieri scassati che, “pòta” scassati come a Bergamo si fa fatica a trovarli. In questa situazione la Levo 2019 Comp porge il fianco alla “vecchia” 2018 Expert, che, forte di un miglior reparto sospensioni e freni, si comporta mediamente meglio, specialmente se si va giù forte sullo scassato. Però, c’è da dire che appena il terreno consente di aumentare la velocità e le asperità non sono eccessive, esce ancora la 2019. L’impressione è che telaisticamente si sia fatto un bel passo avanti, ma le prestazioni siano tarpate dalla forcella, che all’aumentare del ritmo e dell’altezza delle asperità tende ad indurirsi. Certo che su questi sentieri sarebbe stato bello poter provare una 2019 top di gamma e quindi un voto definitivo sui tratti più impegnativi lo rimandiamo a tali prove.

Annotiamo che su passaggi ostici in discesa, con la 2019 ci siamo trovati un paio di volte a toccare con i pantaloni la ruota posteriore, cosa che non ci è mai successa con la 2018.

 

La prova del 9, anzi "del 29"

La pausa pranzo la facciamo a base di fettuccine con i funghi porcini e, tra una forchettata e l’altra, decidiamo di riprendere il pomeriggio con la prova del nove, che, nel nostro caso, consiste nel montare sulla Levo Expert 2018 la ruota anteriore da 29” della Levo 2019 e poi, su e giù nuovamente sul tratto in cui abbiamo fatto tutte le prove del mattino. Lo sappiamo, non è propriamente una novità, questa soluzione è adottata da molti costruttori ed anche molti privati la avevano già adottata anche su Levo e Kenevo. Noi ne siamo rimasti concordemente entusiasti: è bastato mettere sulla Expert 2018 una ruota da 29” all’anteriore per avvicinare e di molto la sensazione di precisione e scorrevolezza della Levo 2019. Non solo: anche il posteriore con la “gommona” da 27,5 x 2,8 sembra essere richiamato dal telaio in modo più deciso proprio nell’inserimento di curva.

Ci siamo trovati talmente bene con questa soluzione mista delle ruote, che avremmo voluto continuare le prove montando la gomma da 27,5 posteriore sulla 2019 e poi anche mettere entrambe le 29 sulla 2018, ma purtroppo il tempo tiranno, le batterie alla frutta ed un paio di coincidenze ci hanno costretto a rimandare ad una prossima volta queste nostre curiosità.

Conclusioni

Consapevoli che abbiamo paragonato un telaio in carbonio con uno in alluminio, una forcella Öhlins con una Revelation, ruote in carbonio con ruote alluminio, ecc…siamo convinti di avere raggiunto l’obiettivo di capire cosa ci ha riservato Specialized per il 2019. La Levo Carbon Expert 2018 è una gran bici e non sfigura certo con la Comp 2019, che a sua volta è una gran bici, sebbene penalizzata da componenti non all’altezza del prezzo. La stessa Expert 2019, nonostante gli 8.000€ di listino, non può competere con la componentistica della equivalente Expert 2018 e questa per noi rimane una scelta di Specialized totalmente incomprensibile.

Ne deriva, e probabilmente è una chiara scelta marketing, che per godere appieno delle novità del progetto Levo 2019 sarebbe necessario dotarsi di una S-Work, l’unico modello con ruote in carbonio, sospensioni di alta gamma e componentistica adeguata, però onestamente gli 11.000€ di listino ci sembrano troppi, anche se siamo sicuri che gli acquirenti non mancheranno.

Allora ci domandiamo: ma vale la pena di vendere la vecchia Carbon Expert (che, visto l’inflazione di offerte, ha raggiunto dei prezzi di vendita decisamente bassi) e mettere mano sostanziosamente al portafoglio per portare a casa la nuova Comp, oppure chiedere un mutuo per la nuova Expert, ovvero svenarsi per la nuova S-Works? O è meglio pensarci su un po’ e magari, con quattro soldi, fare un upgrade della forcella, montare una ruota in carbonio da 29” davanti e un battery extender, così da arrivare a 750Wh? (vedi foto qui sopra) Un bel dilemma! E adesso, avanti con le danze delle discussioni sui social!!

Bruno Degradi

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