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2021/01/12

TK01- la nuova enduro emtb di THOK

Mi ricordo come fosse ieri quando vidi per la prima volta la fotografia della THOK MIG sulla rivista francese VELO VERTE, prima ancora che l'immagine della MIG fosse diffusa in Italia; mi ricordo che la mia reazione fu: “però!! è bella questa emtb, è originale e molto sexy!”. Poi abbiamo avuto modo di provarla e apprezzarla (vedi la nostra prova: Vai all'articolo ) e successivamente abbiamo avuto modo di provare ed apprezzare la sua evoluzione, cioè la DUCATI MIG RR (vedi la nostra prova: Vai all'articolo ).

Quando ci domandavamo come sarebbe stata la sostituta/sorella della MIG, ipotizzavamo potesse essere una bici più votata all' enduro, con caratteristiche un po’ più sportiveggianti, con le ruote a diametri differenziati e con escursioni maggiori. E non ci sbagliavamo! Certamente non potevamo immaginare l’estetica della bici e quando abbiamo visto le prime foto della TK01, la nostra reazione è stata: “sono proprio riusciti a fare un'altra bella e-mtb! complimenti ai designer della THOK” e abbiamo pure pensato: “Migliorini & Co. non faranno una bicicletta solo adatta ad andar giù forte, ma sicuramente una bicicletta fatta per divertirsi in sicurezza, una agile enduro”. Vediamo se le nostre ipotesi sulla ciclistica e sulla dinamica di questa mountain bike a pedalata assistita corrispondono a quello che pensavamo potesse essere.

 

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Equipaggiamento

La TK01 da noi provata, messa gentilmente a disposizione dall’amico Roberto Mangiacavalli - titolare del THOK Point – OLTREBIKE (Vai al sito ) – con sede a Salice Terme (PV) – ove si possono noleggiare le THOK e godersi bellissimi tour in ebike sulle colline circostanti (la zona circostante Salice Terme offre trail di ogni genere, dai più facili e panoramici ai più cazzuti e divertenti, e persino bikepark a Caldirola e Pian del Poggio, e Roberto conosce centinaia di differenti sentieri ove vi può accompagnare).

La TK01 della prova è il modello base (in realtà è l’unico modello disponibile al momento) e monta una forcella RockShox Yary RC con diametro di 35mm e 170 mm di escursione, la cui ottima funzionalità poco si discosta da quella della sorella maggiore Lyrik.  Angolazione e avancorsa sono tali da dare una ottima sensazione di stabilità, senza tuttavia ridurre la maneggevolezza.   Sul carro posteriore è montato un ammortizzatore RockShox Delux Select R che garantisce una escursione verticale della ruota di 170mm, anche in questo caso, più che sufficiente per soddisfare gli amanti delle alte escursioni.   Infatti, 170 mm di escursione si sono rivelati perfetti per assorbire in modo adeguato gli urti causati dal passaggio delle ruote su terreni molto accidentati, anche andando molto sostenuti.   Il telaio è in tubolare d’alluminio verniciato di un bel grigio pastello, con finiture in rosso e nero, molto grintose e pure eleganti. L’estetica è particolarmente azzeccata nella zona del canotto di sterzo, di ragguardevoli dimensioni, ma ben stilizzato. La batteria da 630Wh è posta interiormente al tubo diagonale, protetta da un coperchietto che ne permette l’estrazione dal davanti. 

Il motore è il nuovo ma ormai diffusissimo Shimano EP8, molto compatto e ben inserito nel telaio, protetto dagli urti per mezzo di un piccolo carter inferiore (è possibile averne uno opzionale in carbonio).   Il comando per il cambio di assistenza è costituito finalmente da un classico blocchetto con le due frecce SU e GIU’, che sostituisce le finte leve del deragliatore presenti nella gamma SHIMANO precedente. Ci convince sempre il piccolo display a colori sistemato in posizione protetta posteriormente al manubrio in corrispondenza del canotto di sterzo.  Il display, nonostante la dimensione ridotta, permette un’eccellente leggibilità, grazie anche al fatto che le modalità di assistenza alla pedalata sono segnalate da colori differenti e quindi facilmente percepibili a colpo d’occhio. Delle nostre impressioni sul funzionamento di questo nuovo motore potrete leggere qui di seguito, ma per un approfondimento di dettaglio su come è fatto e come va in confronto al vecchio E8000, potete collegarvi all’articolo realizzato dagli amici di E-Biketour.net che lo hanno analizzato a fondo (vedi: Vai all'articolo ).

 

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I freni sono SRAM Guide T con dischi da 200 mm e il gruppo trasmissione è SRAM NX 12.  Su questi componenti ormai si conosce tanto (specie sui freni si discute tanto, perché suscitano reazioni opposte) ed è anche inutile ripetersi, per cui possiamo limitarci a dire che sono rientrano in una fascia media, sono comunque validi e svolgono bene il loro lavoro, specialmente il cambio.

La TK01 monta una reggisella telescopico di lunga escursione accoppiato con una sella confortevole e bella da vedere.

I pneumatici sono Maxxis Essegai da 2,6” di larghezza su entrambe le ruote, con cerchi tubeless ready in alluminio da 29”x30mm davanti e 27,5”x35mm dietro.

 

 

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Utilizzo

Purtroppo, a causa della mancanza di TK01 da dedicare ai test e, a causa delle perduranti condizioni meteo avverse, abbiamo potuto testare la TK01 per poco tempo e non tanto quanto avremmo voluto, date le ottime impressioni che il primo breve test ci aveva dato. Per quello che abbiamo sperimentato noi, la TK01 mantiene la piacevolezza e facilità di guida che caratterizzava la MIG, con l’aggiunta della maggior capacità di superare ostacoli impegnativi a velocità più alta e con più stabilità. La pedalabilità è ottima e il motore funziona veramente bene, specie nei passaggi con poca aderenza e tanta pendenza. Per una recensione dettagliata vi rimandiamo alla ben più completa prova che l’esperto Luca Pagetto ha potuto realizzare: basta cliccare su: Vai all'articolo .  

Conclusioni

Sulla nostra prova della prima MIG avevamo scritto: “si dice che la fortuna aiuta gli audaci e, al giorno d’oggi, bisogna essere indubbiamente audaci per partire, in un mercato così competitivo ed affollato, con una nuova azienda sapendo di scontrarsi con i colossi del settore”.   Allora, nuovamente possiamo affermare che Stefano Migliorini & Co. sono stati doppiamente bravi, perché sono riusciti a centrare l’obiettivo di realizzare una seconda bicicletta elettrica estremamente divertente, sicura, veloce, confortevole ed efficace nella pedalata, oltre che molto bella da vedere.  Questa ebike, pur facendo l’occhiolino a chi pratica l’enduro, non è estremizzata e quindi resta comunque adatta a un pubblico di fuoristradisti molto ampio, in quanto è facile e ha un prezzo ragionevole.  THOK: avanti così, che va bene!

 

Nota a commento: le nostre recensioni sono possibili grazie solo alla collaborazione di amici, appassionati o negozianti o aziende che ci mettono a disposizione le loro biciclette elettriche per testarle, in modo da condividere con voi le nostre impressioni, da utenti normali, senza velleità di professionalità o agonismo. Non veniamo pagati da nessuno e siamo liberi di scrivere quello che vogliamo, nel bene e nel male, senza vincoli.

 

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