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2019/06/28

Test Motion Ride, una sospensione diversa dal solito

Sia nel settore delle biciclette, che in quello delle motociclette, sono stati numerosi i tentativi da parte di geniali inventori o di aziende innovative di produrre sospensioni anteriori alternative rispetto alle tradizionali forcelle a steli.   Esaminando la produzione attuale, notiamo piccole nicchie di settore ove vengono utilizzate prodotti particolari, ad esempio Cannondale con la sua forcella assimmetrica oppure BMW con il suo sistema Telelever, ed andando a cercare su Internet si trovano forcelle inusuali, quali la TRUST Performance USA, di cui non se ne ha traccia sul mercato italiano.

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Noi abbiamo avuto la fortuna di provare in anteprima per l’Italia il sistema ammortizzante anteriore della MOTION RIDE, che rappresenta indubbiamente qualcosa di diverso rispetto ai prodotti tipicamente sul mercato. SUCCESSFULL COMPLETED . . .Questa forcella è costruita da un’azienda costituita in Francia poco tempo fà proprio per sviluppare questo prodotto, di cui avevamo visto con curiosità i prototipi già due anni orsono.  Ne avevamo seguito l’evoluzione con interesse e appena c’è capitata l’occasione di provarne una, l’abbiamo colta al volo. Per dovere di cronaca, dobbiamo precisare che la prova l'abbiamo fatta con una ruota anteriore da 27,5 anziché la 29 pollici, misura originale della nostra bicicletta elettrica, e con una copertone da 2,8 pollici di larghezza, quindi ben più largo del 2,5 pollici montato in origine sulla nostra bicicletta, questo perché la forcella che c’è stata data in prova era adatta a una ruota da 27,5 pollici.  Quindi, l’assetto della nostra bici era un po’ basso sull’anteriore, perciò pensiamo che se avessimo provato una forcella adatta per la ruota da 29 avremmo riscontrato una precisione ancora maggiore, grazie al pneumatico più stretto, e delle prestazioni migliori, grazie all’assetto più alto e più adatto alla discesa.

La forcella Motion Ride è costituita da un sistema ammortizzante a quadrilatero articolato con una geometria tale per cui si innesca una reazione antiaffondamento nel momento in cui si tira la leva del freno anteriore. La forcella si presenta molto ben rifinita e con un design curato ed avveniristico. È il tipico prodotto di design che o piace o non piace, ma sicuramente non lascia indifferenti.   Il telaio è in alluminio pressofuso, tranne le due canne inferiori, che sono in fibra di carbonio.  Gli snodi sono ben dimensionati e garantiscono una notevole rigidità al cinematismo, oltre ad una praticamente totale assenza di manutenzione. L’elemento elastico è costituito da una balestra in fibra di carbonio piazzata sul lato destro, e lavora in trazione. Sul lato inferiore, vicino al perno della ruota, è presente una vite per regolare il precarico della balestra e settare il SAG. La balestra, lavorando in trazione, garantisce un aumento esponenziale della resistenza alla trazione man mano che si arriva verso la totale estensione, impedendo di fatto di arrivare a fine corsa. La casa produttrice sostiene che un unico tipo di balestra vada bene per ogni tipologia di bici e per ciclisti di ogni peso (noi abbiamo qualche dubbio in merito). Sul lato opposto della ruota è installato il sistema di smorzamento idraulico, costituito da un pistone a stelo passante, costruito direttamente dalla MOTION RIDE proprio per soddisfare le esigenze specifiche di questa forcella.SUCCESSFULL COMPLETED . . . La particolarità di questo ammortizzatore è che non è pressurizzato, in quanto lavora a pressione atmosferica. Questo fatto garantisce una elevata scorrevolezza e una ridotta manutenzione, in quanto le guarnizioni non sono sottoposte allo stress causato dalla differenza di pressione fra interno ed esterno. Il pistone ha un’unica ghiera di regolazione, che per una certa parte agisce solo sulla compressione e per la restante parte, sia sulla compressione che sull'estensione, fino ad arrivare alla completa chiusura. Il sistema è molto semplice da utilizzare ed è facile trovare il punto di regolazione ottimale, tuttavia in certe condizioni di utilizzo ci sarebbe proprio piaciuto avere comandi separati per la compressione e l’estensione.   Passando alla prova dinamica, dobbiamo ammettere che i nostri pregiudizi e le nostre aspettative sono stati disattesi.  Prima di provarla, c’eravamo convinti che avrebbe dato il meglio di sé in modo particolare sullo scassato veloce e pensavamo che si sarebbe trovata un po’ in difficoltà sullo stretto. In realtà, è avvenuto esattamente l’opposto, in quanto la forcella si rivela essere estremamente precisa e rigida lateralmente, non svirgolando mai, per cui fa seguire con estrema precisione alla ruota i movimenti impartiti dalle nostre mani sul manubrio.  Inoltre, rimanendo molto sostenuta e non affondando anche in caso di forti pinzate, è estremamente precisa e maneggevole sullo stretto, sia lento che veloce. Siamo rimasti particolarmente impressionati nell'affrontare i tornanti stretti in contropendenza: quando la ruota deve seguire con precisione la traiettoria che ci siamo impostati mentalmente e quando è anche necessario lavorare con il freno per ridurre la velocità, la precisione e la capacità di far seguire alla ruota le traiettorie volute, anche sulle asperità, senza che il peso nostro e della bicicletta influenzi il lavoro ammortizzante, è veramente esemplare e inarrivabile per una forcella a steli.  Quando invece si va in salita e anche quando si guida sullo scassato medio veloce, il comportamento è praticamente equivalente a quello di una eccellente forcella tradizionale a steli.  Altra tipologia di percorso che esalta le caratteristiche di questa forcella è la discesa ripida sullo scassato, dove, pur agendo sul freno anteriore, non affonda e la ruota può ben sfruttare tutta la corsa disponibile, che è 160 mm.  Frenando sulle discese sconnesse e ripide, le asperità del terreno vengono copiate perfettamente e, rispetto a una forcella normale, non si sentono quelle mancanze di aderenza tipiche quando si passa dalla cunetta al dosso e viceversa, cioè quando la ruota tende ad avere delle frazioni di secondo in cui slitta e poi riprende aderenza. Qui l’aderenza è costante, proprio grazie al fatto che la forcella lavora scarica e può utilizzare tutta la corsa per permettere alla ruota di seguire fedelmente il terreno.

SUCCESSFULL COMPLETED . . .

L’unica condizione in cui ci saremmo aspettati qualcosa di più è sulla sulle discese molto veloci e molto scassate, dove l’idraulica fa un po’ fatica a controllare il movimento della ruota, sia in compressione che nel ritorno. Non che si comporti male, ma le migliori forcelle tradizionali, se ben regolate, su questa tipologia di percorso hanno un  comportamento migliore. Però, ci è giunto all'orecchio che in Motion Ride stanno lavorando per intervenire sul problema e fornire un pistone che possa essere regolato sia in compressione che in estensione e che abbia caratteristiche superiori a quello attuale.

In conclusione ci sentiamo di dire che questo questa forcella della Motion Ride è già un prodotto maturo, indubbiamente affascinante e con delle caratteristiche peculiari che la faranno apprezzare da molti ciclisti alla ricerca di qualcosa di tecnologicamente avanzato e fuori dal gregge. La riteniamo particolarmente adatta per le mtb elettriche, che a causa del loro peso elevato, caricano maggiormente la ruota davanti in frenata: in questo caso il sistema antidiving previene l'affondamento e mantiene un assetto parallelo al terreno.

A noi è piaciuta e ci piacerebbe avere a disposizione una forcella da 29 da poter utilizzare per almeno un semestre per approfondire la prova. Vediamo se riusciamo a farlo!

L’unica nota negativa di tutta questa prova è il prezzo, che non è certo alla portata di tutte le tasche e che indubbiamente rappresenterà una ostacolo alla diffusione di questo bel prodotto transalpino. Ci auguriamo che in futuro possa scendere almeno un po’ per renderlo un po’ più competitivo, perché ora supera i € 1.500 e quindi ben oltre il prezzo a cui si può acquistare una forcella top di gamma con corsa equivalente. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma per ora la strada tracciata sembra proprio molto promettente.

Abbiamo realizzato un video relativo a questa recensione, che potete vedere sul nostro canale YouTube cliccando qui: https://youtu.be/tBEb0eh_cLk 

Mario Codecà

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