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2020/07/12

CANNONDALE Moterra LT1 - MY 2017 test

Cannondale Moterra LT1: una e-mountainbike che non lascia indifferenti!

La prima volta che abbiamo visto la fotografia della CANNONDALE la frase che ci è venuta in mente è stata: l’hanno fatta strana! Difficile dire cosa renda bella una bicicletta, sta di fatto che ci sono delle biciclette che guardi e subito ti impressionano per l’armonia del loro assieme e ti lasciano presagire che saranno anche belle da guidare: in questo caso, l’aspetto estetico ha sollevato tante critiche e qualche lode, mentre sulle qualità di guida sono quasi tutti commenti positivi. D’altra parte, CANNONDALE ci ha abituato alle stranezze tecnico/estetiche, ma anche alla qualità di guida.

 

L'equipaggiamento della Cannondale LT1

La Moterra LT1 da noi provata è il modello top di gamma e monta una forcella FOX Factory Float FIT4 con diametro di 36mm e 160 mm di escursione, su cui si sono già da tempo versati fiumi di inchiostro per elogiarne le qualità. Angolazione e avancorsa sono tali da dare una ottima sensazione di stabilità, senza tuttavia ridurre troppo la maneggevolezza. Sul carro posteriore è montato un ammortizzatore FOX Factory Float Evol Shock che garantisce una escursione verticale della ruota di 160mm, anche in questo caso, più che sufficiente per permettere di salire e scendere con disinvoltura e dinamismo anche su sentieri molto scassati. Il telaio in tubi e scatolati d’alluminio è verniciato di un bel giallo acceso ed ha forme un po’ complicate, gradevoli per alcuni e strane per i più, a causa della gibbosità dell’insieme. La batteria è posta anteriormente e inferiormente allo scatolato diagonale, sostenuta e protetta da una fascia elastica in caucciù e da una protezione, ben realizzata stilisticamente. Il manubrio, della larghezza giusta, ospita tutti i comandi (tra cui il piccolo display Bosch Purion, non sempre facile da usare) in modo molto razionale. Il motore è il Bosch CX Performance alimentato da una batteria da 500 kWh; i freni sono Shimano XT con dischi Shimano Ice Tech (diam 203 anteriore e 180 posteriore), che nella bici in prova sono stati sostituiti con gli eccellenti Shimano Saint con entrambi i dischi da 203 mm, mentre il gruppo trasmissione è Shimano XT 11. Su questi componenti ormai si conosce tanto ed è anche inutile ripetersi, per cui possiamo limitarci a dire che sono validi, svolgono molto bene il loro lavoro e rientrano in una fascia media/alta di prezzo. La LT1 monta una sella telescopica KS LEV a lunga escursione con un funzionamento molto fluido, adeguata al resto della componentistica montata. I pneumatici insolitamente stretti (27,5”x2,35”) per una ebike di ultima generazione, sono Schwalbe Magic Mary davanti e dietro e sono montati su cerchi tubeless ready di DT Swiss da 30 mm e mozzo Formula. .

 

Cannondale LT1: la nostra prova

Appena saliti in sella si ha subito una impressione molto favorevole, specialmente per chi è amante dell’enduro come noi e l’assetto fa immediatamente capire il tipo di utilizzo che i progettisti e i collaudatori avevano in mente quando ne hanno definito le caratteristiche geometriche e dinamiche. La bicicletta in prova era di una taglia inferiore a quella che sarebbe stata giusta per noi, ciò nonostante ci siamo trovati immediatamente a nostro agio: la sensazione in sella è quella di guidare un mezzo nato per l’enduro, con una posizione piuttosto distesa, ma dove ci si sta bene e comodi. Sulle salite più impegnative e durante il superamento di ostacoli ostici non abbiamo mai riscontrato la tendenza della ruota anteriore a cabrare, ciò sia per la azzeccata geometria del telaio, sia per la taratura e scorrevolezza delle sospensioni, sia per le caratteristiche del motore Bosch in modalità EMTB, che eroga la spinta in modo molto omogeneo e progressivo. Sul motore non ci soffermiamo più di tanto, se non per dire che ha un eccellente comportamento (d’altra parte, è ormai un’icona, tuttavia ora i concorrenti hanno presentato modelli nuovi che sotto vari aspetti hanno eroso la sua indiscussa leadership, incontrastata fino all’inizio dello scorso 2017). Da elogiare è la facilità con cui si pedala in salita, cioè la naturalezza con cui si trova una posizione composta sulla bicicletta, fatto che aiuta a non sprecare energie sia nei falso piani che nelle parti più ripide, caratteristica tipica di posizioni ben distese. Peccato che a motore spento la pedalata risenta del leggero, ma evidente, effetto di trascinamento tipico del motore Bosch. Dopo aver superato a pieni voti la prova della pedalata in salita siamo passati nei settori in cui ci aspettavamo che la LT1 avrebbe sfoderato le sue armi migliori: la discesa e i passaggi scassati e veloci. Ebbene, non ci ha delusi, in quanto ha dimostrato di avere doti di grande discesista, impressionandoci per la rassicurante sensazione di sicurezza e per la notevole tenuta delle traiettorie impostate, non disgiunte da una buona maneggevolezza. Il merito di tale solidità di assetto e maneggevolezza va sicuramente ascritto al gruppo sospensioni di alto livello e probabilmente anche al fatto che la batteria è sistemata nella parte sottostante il telaio, con ciò abbassando il centro di gravità del veicolo. In frenata la LT1 è molto stabile e la conformazione del manubrio contribuisce ad un sicuro controllo del mezzo. La sella, grazie alla giusta escursione in altezza, durante le discese più impegnative si posiziona esattamente dove vorremmo che fosse, contribuendo a dare ulteriormente confidenza nei passaggi più difficili. L’utilizzo di pneumatici da 2,35” di larghezza non penalizza affatto la tenuta in curva e, probabilmente, migliora l’agilità sui cambi di direzione, tuttavia rende la Cannondale un po’ meno confortevole di altre e-mtb con pneumatici 27,5 Plus, che grazie alla maggior sezione e volume d’aria smorzano le reazioni causate dall’urto sui piccoli ostacoli. D’altra parte però, la sezione stretta dovrebbe favorire la scorrevolezza e ridurre i consumi.

 

Cannondale LT1: una e-mtb pratica e sicura

Questa mountain bike elettrica quando è stata presentata ha diviso il pubblico tra sostenitori entusiasti e critici talebani. Ciò fu dovuto al fatto che l’estetica e le scelte tecniche la rendevano molto diversa da una mountain-bike tradizionale e dagli altri prodotti della casa americana. Di questa ebike ci sono diversi modelli che si differenziano abbastanza tra di loro, specialmente nelle caratteristiche di guidabilità e il modello LT1 è quello che a prima vista, a causa della sezione delle ruote piuttosto stretta, sembrerebbe meno adatto ad andar veloce, invece questa e-mtb si è dimostrata estremamente efficace, specialmente sui percorsi tortuosi e sulle discese veloci e scassate, dove ha messo in evidenza doti di agilità e di capacità di assorbimento delle asperità del terreno veramente entusiasmanti. La Cannondale si comporta assai bene anche in salita, grazie all’azzeccata geometria e anche all’ottimo motore Bosch, quindi è senz’altro una bella bici per chi vuole divertirsi in sicurezza su percorsi da enduro.

 

La nostra valutazione

  • Confort 6
  • Maneggevolezza 8
  • Stabilità 9
  • Percorso scorrevole 9
  • Percorso accidentato 9
  • Salita 8
  • Discesa 10
  • Lunghe distanze 8
  • Finitura 7
  • Equipaggiamento/prezzo 8

 

Circa l’autonomia, ci asteniamo da dare un giudizio in quanto troppo influenzata da parametri variabili, non ripetibili. Similmente, ci asteniamo da dare un giudizio estetico, perché troppo personale.

 

Mario Codecà e Roberto Picozzi