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2021/08/26

LAPIERRE Overvolt GLP2 Elite MY2021 - test

Una ebike molto particolare, con tutte le carte in regola per far divertire gli amanti dell’enduro

Le ebike da enduro, bene o male, si assomigliano tutte e capita raramente che qualche modello si distingua nettamente dalle altre. Ci stati i casi della prima Cannondale Moterra e della Lapierre Overvolt AM 700 Carbon del 2017, che hanno diviso gli appassionati sulla strana estetica, ma li hanno trovati concordi sulla buona qualità della ciclistica. Mentre Cannondale ha deciso di non replicare l’esperimento, Lapierre ha messo in produzione la replica della sua emtb a batteria orizzontale ( Vai all'articolo ), sfruttando l’esperienza del precedente modello. 

A molti questa nuova GLP2 non piace, la trovano strana o non sopportano la batteria a vista, invece, devo ammettere che per me le nuove Lapierre GLP, specie se viste dal vero, sono molto belle, dando una impressione di sportività e di leggerezza, grazie alla inusuale forma del telaio in corrispondenza della batteria, studiato per abbassare il baricentro e spostarlo un po’ all’indietro.

 

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Equipaggiamento

La versione da me provata sui bei percorsi di Sarezzano e San Vito AL e messaci a disposizione dall’amico Michele Penna, è quella intermedia (Elite), che presenta una forcella Rockshox Zeb Charger RC 29'' Boost, diametro canne 38mm, da 170mm di escursione, la quale si comporta molto bene e garantisce un ottimo controllo della ruota anteriore, offrendo confort, sicurezza e precisione.   

Questa Lapierre monta il motore Bosch CX Line 4th Generation, su cui si sono già scritti articoli a fiumi, che denota una notevole vivacità e prontezza di risposta, con una sensazione di sostegno alla pedalata naturale, ma vigorosa. Il nuovo motore Bosch non è il più silenzioso, ma la sua rumorosità è di un livello accettabilissimo. Per onore del vero, ormai tutti i motori in circolazione sono molto efficienti ed è difficile dire se ce n’è uno migliore in assoluto: vanno tutti benissimo!  

La GLP2 monta una batteria da 500 Wh inserita/appoggiata sopra il motore nel vano ricavato nel largo telaio, in bella mostra e facilmente smontabile. La scelta di una batteria da “soli” 500Wh è abbastanza anomala, ma giustificata dal fatto di proporre una bicicletta molto leggera e maneggevole, adatta per l’utilizzo sportivo. 

 

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Per ovviare alla mancanza di energia per i giri più lunghi, Lapierre propone una batteria supplementare piuttosto leggera da 300Wh da mettere nello zaino.  Questa strana posizione la caratterizza esteticamente e, grazie alla esclusiva ripartizione dei pesi, anche dinamicamente. Infatti, il telaio in carbonio, compreso il carro, ha una forma del tutto originale. Esso è molto ben realizzato, curato nei minimi dettagli e perfettamente verniciato: un gioiellino! 

La sospensione posteriore, basata sul classico schema a parallelogramma con ammortizzatore orizzontale, è accoppiata ad un ammortizzatore ad aria ROCKSHOX Super Deluxe Select+ RT Trunnion 205x60mm con serbatoio esterno e garantisce un’escursione di 160 mm, per un comportamento eccellente, sia in salita che in discesa, mantenendo la ruota ben aderente al terreno e garantendo un buon confort nell’utilizzo su terreni accidentati.  

Il manubrio, fissato tramite una pipa molto compatta, e i relativi comandi hanno una buona ergonomia (molto comodo da usare anche il comando del reggisella, posizionato a sinistra) e il display, seppur non molto sportivo, ha il vantaggio di essere ben visibile in ogni condizione e di poter essere letto agevolmente anche da persone che hanno bisogno di allungare le braccia per leggere il giornale.   La sella, di buona qualità, ha garantito un buon confort alla zona critica d’appoggio e supporto in salita ed è montata su un reggisella telescopico con una sufficiente escursione e scorrevolezza.  

Il cambio Shimano a comando manuale si è dimostrato come sempre impeccabile nell’uso ed ha una spaziatura ottimale fra i rapporti, con la corona maggiore da 50 denti.  

I freni SHIMANO XT a 4 pistoncini lavorano su dischi da 203mm ben dimensionati e nelle discese più ripide e lunghe non hanno mostrato segni di affaticamento. A nostro avviso, questi freni sono perfettamente in linea con le caratteristiche dinamiche della GLP2, sia per la comodità delle leve, che per la pressione da esercitare per modulare al meglio la qualità della frenata. 

 

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La Overvolt GLP2 Elite monta all’anteriore un pneumatico ASSEGAI EXO+ 3C MAXTERRA / RR da 29”x2,5” e al posteriore un pneumatico MAXXIS Minion DHR Exo+ 27,5”x 2,8” con tassellatura decisamente votati alla ricerca del grip per affrontare al meglio le situazioni più difficili, pur restando ragionevolmente scorrevoli.  I cerchi sono in alluminio con canale da 30 anteriormente e da 35 al posteriore.   

Il peso complessivo della GLP2 in taglia L si attesta su un valore inferiore a 22kg, che è ben sotto la media della categoria

 

Utilizzo

Appena salito in sella mi sono sentito subito a mio agio. La posizione di guida è, per il mio gusto, molto azzeccata, con un eccellente bilanciamento dei pesi, che non gravano troppo sui polsi, ma che comunque permettono di tenere una posizione confortevole quando è necessario stare molto avanzati in caso di salite ripide, cosa indispensabile, stante la ripartizione dei pesi piuttosto spostata verso il posteriore.  Ho apprezzato l’eccellente ergonomia del posizionamento dei comandi, tutti facilmente gestibili senza spostare la mano dalle manopole, oltre a essere molto intuitivi nell’utilizzo.   

La geometria del telaio porta la forcella ad una apertura di 65°, conferendo sicurezza e agilità in discesa. Per farvi capire la filosofia progettuale, riportiamo integralmente quanto scritto da Lapierre nella presentazione di questa originale enduro elettrica: “Abbiamo dato a Nicolas Vouilloz, leggenda mondiale della mountain bike, la libertà di inventare una mountain bike elettrica da enduro ideale. Ne è nato il modello Overvolt GLP, basata sull’esperienza di questo pluri-campione di downhill che desiderava una mountain bike che fosse giocosa, vivace e reattiva e che rendesse relativa la nozione di peso e leggera la sterzata. Per reinventare il concetto di mountain bike, ci siamo impegnati a mantenere il fulcro della massa il più in basso e centrale possibile. Ora, le tue gite con la mountain bike non saranno più uguali a prima.” Direi che questa introduzione corrisponde alla realtà dei fatti.

 

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Dalla prima pedalata si apprezza il vigore del motore Bosch e ancor di più lo si gode quando sui percorsi scorrevoli in mezza costa, con discese e salite frequenti, si inserisce la modalità EMTB, che risulta perfetta in queste condizioni.   Durante il test ho utilizzato quasi sempre la modalità TOUR (la ECO è talmente bassa che risulta quasi inutile), senza aver mai la necessità di utilizzare la modalità Turbo.   Il settaggio EMTB del software del motore, aiutando maggiormente il ciclista, ha come contraltare che i consumi sono probabilmente leggermente superiori, tuttavia riteniamo che questo maggior consumo, comunque ragionevole, sia una contropartita assolutamente accettabile rispetto alla piacevolezza di erogazione della potenza e alla coppia sempre generosa e ben distribuita nell’arco dei giri che il motore elargisce in funzione della richiesta dell’utilizzatore.   

Il motore aiuta molto nell’affrontare salite impegnative, ma altrettanto fa la sospensione posteriore, che tiene la ruota attaccata al terreno e non crea particolari problemi di sollevamento della ruota anteriore: la GLP2 mi è parsa una buona arrampicatrice, sebbene non sia questo il settore dove eccelle.  

 

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Sui percorsi guidati la Lapierre ha dimostrato un’ottima maneggevolezza, ai vertici rispetto alle emtb concorrenti più votate al divertimento, probabilmente perché la posizione della batteria, del motore e dell’asse dei pedali sono più indietro e in basso rispetto ad altre biciclette meno maneggevoli, il che la rende molto agile, ma richiede di caricare sempre la ruota anteriore, con una condotta di guida dinamica e sportiva. Busto in avanti, gomiti larghi, sedere sempre sollevato dalla sella e nessun timore di mollare i freni: divertimento garantito! 

In discesa l’assetto piuttosto alto anteriormente aiuta anche le persone meno esperte ad affrontare pendenze significative senza grandi patemi d’animo, molto ben coadiuvati dal lavoro della forcella, dei freni e del carro posteriore.   Tuttavia, non è per i meno esperti che è stata progettata e costruita questa emtb: l’avantreno leggero e il baricentro basso inducono a mollare i freni e a farla correre in ogni frangente, tanto, più si molla, più lei ti fa divertire.

 

Conclusioni

Quest’ultima versione della Lapierre Overvolt GLP2 Elite mi è piaciuta molto, perché ha un comportamento molto gradevole, omogeneo e sicuro, sa essere divertente e allo stesso tempo confortevole, dà una eccellente impressione di qualità del prodotto e lascia soddisfatti in tutti le situazioni di utilizzo, dalla strada bianca in pianura fino alle arrampicate e, specialmente, alle discese più impervie fra sassi e radici.   Ovviamente, la versione GLP2 Elite da noi provata è quella intermedia, per cui possiamo solo immaginare quanto sia godibile la versione top di gamma – GLP2 Team.   Quindi, se non vi piace stare nel gregge e volete qualcosa che canti fuori dal coro, ma con una voce bellissima, questa Lapierre potrebbe fare per voi!

Dovendola paragonare ad altre ebike concorrenti, direi che in discesa mi ricorda molto la FULGUR Mula ( Vai all'articolo ), specie per la leggerezza e agilità nell’affrontare i trail più tortuosi.

 

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Mario Codecà

Nota a commento: le nostre recensioni sono possibili grazie solo alla collaborazione di amici, appassionati o negozianti o aziende che ci mettono a disposizione le loro biciclette elettriche per testarle, in modo da condividere con voi le nostre impressioni, da utenti normali, senza velleità di professionalità o agonismo. Non veniamo pagati da nessuno e siamo liberi di scrivere quello che vogliamo, nel bene e nel male, senza vincoli.

 

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