Oltre che testare biciclette a pedalata assistita, ci intriga molto verificare la qualità, la durata e l’efficacia delle mousse utilizzate all’interno dello pneumatico, perché le riteniamo un complemento molto utile e efficace. Ce ne sono ormai tantissime in commercio, ma per poterle provare bisogna montarle e usarle per parecchie centinaia di chilometri, meglio se con qualche inconveniente (tipo foratura) in modo da verificarne la reale efficacia. Insomma, non è un compito semplice e rapido!
Se nel riquadro “Cerca per nome “ della sezione Prove e recensioni del nostro sito (Vai al Blog) scrivete la parola “mousse” e poi cliccate “Cerca” troverete molti interessanti articoli relativi a tale tipologia di prodotti, con prove e suggerimenti.
Detto ciò, veniamo alla mousse di cui vi parleremo questa volta: TANNUS Armour Tubeless.
Tempo fa avevamo già testato un altro inserto antiforatura della TANNUS ( Vai all' articolo ), il modello Armour adatto per l’utilizzo in accoppiamento con la camera d’aria, che ci aveva convinto solo in parte, forse perché era stato studiato per un uso più tranquillo e noi, invece, l’abbiamo messo sotto stress in un utilizzo esclusivamente enduristico. Quindi, quando abbiamo visto che TANNUS aveva messo in commercio un nuovo salsicciotto più adatto all’uso hard, non abbiamo perso tempo e l’abbiamo subito montato sui cerchi in carbonio ( Vai all' articolo ) della nostra ebike.
Ora, dopo oltre 1.000km di maltrattamenti, possiamo dire la nostra su TANNUS Tubeless, che invece prevede l’utilizzo con cerchi e pneumatici tubeless e con lattice antiforatura (Vai all' articolo ).
Guardando la sezione di questa mousse, si vede chiaramente che essa è un mix tra i Tannus Armour e i CushCore ( Vai all'articolo ) e si capisce che i progettisti delle TANNUS hanno preso come target di riferimento i CUSHCORE (che per noi sono stati da sempre il termine di riferimento, quanto a prestazioni e durata, in utilizzo enduro – DH), cercando di fare ancor meglio. Ed in effetti, anche nell’utilizzo, queste mousse hanno molti punti in comune (in realtà, esse hanno molti punti in comune anche con le PTN R-Evolution - Vai all'articolo , a proposito delle quali dobbiamo informarvi che le abbiamo in uso da molto tempo, ormai, e dopo tre forature e relativi trasferimenti a gomma sgonfia, sono ancora in perfette condizioni sia estetiche, che funzionali), pur differenziandosi su alcuni dettagli.
Partiamo dai punti in comune:
E veniamo ai vantaggi specifici:
A completamento dei nostri commenti, vi possiamo segnalare la nostra esperienza in caso di foratura. Scendendo su un sentiero roccioso, piuttosto tortuoso e abbastanza ripido, il copertone posteriore ha subito un danneggiamento (un taglio di circa 2mm) proprio al centro del battistrada, con subitanea perdita totale di pressione. Ebbene, non ci siamo accorti di aver forato!! Solamente quando siamo arrivati su un sentiero in terra battuta in piano abbiamo sentito un rumore sordo continuo, che in un primo momento avevamo attribuito ad un aereo o a elicottero di passaggio, e solo successivamente (dopo qualche centinaio di metri), visto che il rumore persisteva costante e proveniva dal basso e da dietro, ci è venuto il dubbio che provenisse dalla gomma posteriore. Scesi dalla bici, visivamente non abbiamo notato nulla e solo il controllo della pressione con il pollice ci ha fatto capire che la ruota era sgonfia. A quel punto abbiamo riparato il foro con un vermicello, abbiamo gonfiato con una mini pompa a mano (non avendo stallonato, non è stato necessario utilizzare la bomboletta ad alta pressione) e abbiamo ripreso la nostra gita. Danni estetici o funzionali: nessuno. Non abbiamo più toccato alcunché e abbiamo utilizzato la ruota in quelle condizioni ancora per qualche centinaio di chilometri, fino a quando non l’abbiamo cambiata per la normale usura dei tasselli. Tanto di cappello anche al vermicello turafori!